Cosa fara’ Amazon dopo l’accordo con U2 e NaturaSi
Luglio 2016. E dai e ridai la disruption è arrivata.
Abbiamo già commentato l’accordo Amazon/U2-NaturaSi.
Mariangela Marseglia, direttore di Amazon Prime Now, spiega: “Puntiamo a estendere Prime Now, attualmente disponibile a Milano e hinterland, anche in altre città, stringendo accordi simili con altri distributori a livello locale”.
Amazon ha studiato in modo approfondito il retail italiano e i punti di debolezza per trasformarli in punti di forza a suo favore:
. a parte Coop e Conad non esistono catena nazionali, la frammentazione regna sovrana,
. gli stessi cedi sono diffusi ovunque e dopo l’art. 62 e la svalutazione di fatto dei valori immobiliari si possono prendere in considerazione con comodo,
. i singoli retailer hanno radici profonde nel territorio e legami storici con i consumatori più anziani, soprattutto,
. gli imprenditori aspettano segnali per vendere o, in piccola parte per fondersi,
. le stesse centrali di acquisto hanno perso il peso che hanno avuto negli scorsi decenni,
. gli sconti fuori fattura sono in fase di declino,
. i contributi marketing dati a pioggia e in modo discriminato, molte volte eguale, non hanno più motivo d’essere. P&G ha speso diverse parole su questo capitolo, già riprese da RetailWatch.
Ecco che allora, come è stato fatto con U2 e NaturaSi, Amazon può scegliere localmente nuovi alleati su porzioni ristrette di territorio, pronti ad entrare nella sua piattaforma, sfruttando lo spazio che Amazon gli propone. Ci sarà una accelerazione improvvisa su questo versante, cosicchè i consumatori potranno scegliere di recarsi nel negozio fisico a comprare, ma potranno anche comprare nello stesso negozio, versione virtuale su Amazon, scegliere di farsi portare a casa la spesa in un’ora oppure, farsela recapitare nel Locker come nel caso di U2.
In questo modo però molti retailer fisici, i migliori, potranno trasformarsi in e.tailer senza aver passato le forche caudine della costruzione, il lancio e lo sviluppo di un proprio sito di eCommerce. Come nel caso di U2 e NaturaSi. Un vantaggio competitivo non da poco. A Milano competeranno con Esselunga a casa e Supermercato 24, cosa che non succedeva prima. Una bella challenge. Un pezzo di cambiamento e di futuro in arrivo.
Tutto questo modificherà i processi di acquisto in modo irreversibile e Amazon potrà godere di informazioni quasi monopolistiche su questi nuovi comportamenti, un vantaggio non da poco, con un investimento assai lontano da quelle effettuato dai retailer fisici, fatto di muri e concessioni comunali per la bisogna.
NB.: Mesi fa avevo scommesso con un amico che Amazon avrebbe fatto un accordo con Esselunga. Abbiamo messo la busta con il nome in cassaforte e l’abbiamo aperta oggi, 7 luglio. Per onestà intellettuale devo dire: ho perso la scommessa.