D’Agostino NewYork: complementarietà e couponing
Settembre 2013. La catena newyorkese D’Agostino sta lavorando a un nuovo concept di supermercato che sappia esprimere l’efficacia e in particolar modo la complementarietà, partendo dall’ortofrutta.
Il pdv visitato da RetailWatch si trova a Chelsea, New York, ha una superficie di vendita di circa 1.000 mq e serve soprattutto un’utenza quartierale.
Il layout è obbligato. L’ingresso è ovviamente sull’ortofrutta. Proprio da qui inizia la nostra osservazione sulla complementarietà.
A fianco delle IV e V gamme confezionate, agli smothies e ai centrifugati freschi, ecco dei cestoni con tre tipi di pere e uno di mele. L’evidenziazione è giocata sulla stagionalità e sulla varietà e sull’incrocio, ovviamente dei gusti.
A fianco alle insalate ecco le piantine di basilico e prezzemolo, di menta, di timo e di parsley, con un apposito display, espressamente fatto per loro con, però, contenitori eguali nella dimensione. Lo stesso accade nelle insalate pronte: di fronte barattoli di olive di quattro varietà diverse, adatte a completare una insalatona o per una guarnizione differente.
Sempre di fronte allo stesso lineare refrigerato, ma all’opposto, ecco i crostini industriali pronti per le insalatone. Cambia ovviamente l’attrezzatura e questi ultimi sono blisterati e appesi a gancio.
Sono solo alcuni degli esempi che si possono fare. Gli esempi di complementarietà sono raggruppati, sia nei freschi, sia nel confezionato sotto la campagna Eat Well e declinata nel supermercato di D’Agostino.
Nei lineari dei secchi la complementarietà è sottolineata dall’erogatore di coupon Smarter Shopping che presenta diverse novità sia nelle forme di presentazione, sia nell’interattività proposta.
Gli erogatori di coupon si trovano in genere in ogni corsia, ma in qualche categoria dove la volontà promozionale dell’industria è più evidente ce ne sono più di uno.
Interessante l’innalzamento dei lineari di vendita al di sopra di freschi e freschissimi con una varietà elevata di pirofile di alluminio adatte a cucinare portate al forno. Il lineare è sufficientemente scalabile.
A due terzi del percorso, dopo il grande banco della gastronomia ecco il piccolo ristorante a self service con minestre calde e fredde e alcuni secondi. I prodotti sono in take away o si possono consumare sul posto dove sono stati attrezzati dei posti a sedere.
Punti di forza
Reparti del freschi e dei freschissimi, Complementarietà accentuata, Sistema di couponing e interazione con i clienti
Punti di debolezza
Segnaletica in alcune parti confusiva, Pavimento a moquette di difficile pulizia e manutenzione
La sostenibilità di D’Agostino, Chelsea, New York
Impatto ambientale 4
Solidarietà con il territorio 4
Naturalità 4
Organic bio 4
Artigianalità 4