Dalla sicurezza alla qualità del prodotto, alla formazione. Cosa fa Intertek Italia

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Dalla sicurezza alla  qualità del prodotto, alla formazione. Cosa fa Intertek Italia

Aprile 2017. Le imprese della filiera alimentare devono affrontare profili tecnici, gestionali, di sicurezza e qualità dei prodotti, che implicano responsabilità anche in sede penale e civile. Allo stesso tempo le aziende necessitano sempre più di professionalità e di mestiere capaci di garantire elevati livelli di qualità del prodotto. Per questo necessitano di partner affidabili, autorevoli, accreditati. È il caso di Intertek FIT-Italia, società specializzata nelle attività di ispezione, prova e validazione di Shelf Life e processi per le aziende della GDO, dell’agroalimentare e della ristorazione. Intertek FIT-Italia (Intertek ha acquisito Fit-Italia nel 2016), il primo Organismo di ispezione accreditato in Italia nel settore food secondo le norme ISO 17020, mette a disposizione la propria eseprienza per la garanzia della sicurezza e, a partire dal 2017 propone nuove soluzioni alle crescenti esigenze di retailer e fornitori con strumenti e servizi innovativi. Eccone alcuni.
 
IL TESTinSTORE
Rappresenta la risposta alle esigenze di valorizzazione del prodotto e di formazione e qualifica del personale tecnico per la GDO.
Nella sede di Bergamo, l’azienda ha sviluppato il TESTinSTORE con impianto pilota per simulazione processi e Osservatorio del Rischio: un insieme coordinato di strumenti che consente all’industria – in particolare le PMI –  e alla GDO di approntare un rigoroso sistema di controllo e monitoraggio dei rischi connessi a qualsiasi referenza in ciascuna fase del suo ciclo di vita.
Il TESTinSTORE con il suo Impianto Pilota simula le attività di manipolazione, preparazione, cottura, abbattimento, confezionamento, esposizione e gestione dei prodotti, valutando il livello di rischio degli alimenti e validando le ricette specifiche attraverso i più moderni metodi di Challenge Test e di microbiologia predittiva. In questo modo è possibile una previsione affidabile della loro Shelf Life in ottemperanza al Regolamento 2073/05 e la validazione dei CCP secondo quanto previsto da Regolamento 852/04 e norme quali la ISO 22000.
L’Osservatorio del Rischio analizza ed elabora le segnalazioni provenienti da fonti quali sistema di allerta comunitario (RASFF) e i piani nazionali di controllo. L’integrazione tra questi dati e quelli elaborati da Intertek FIT-Italia permette di ottenere il ranking di rischio delle diverse categorie di alimenti utilizzati.
Valorizzare il gusto è importante: per questo Intertek FIT-Italia si avvale della collaborazione di chef stellati che operano d’intesa con i microbiologi del TESTinSTORE nel suo impianto pilota: la loro esperienza è fondamentale per elaborare qualsiasi ricetta valutando tutte le caratteristiche degli alimenti, compresa la Shelf Life percepita dal cliente, che va estesa al comportamento dell’alimento in seguito alle modalità, alle condizioni e ai tempi d’uso.
La stessa integrazione di competenze e la disponibilità degli impianti del TESTinSTORE offrono poi la possibilità di una formazione pratica degli addetti al fine di garantire la conformità e la trasmissione delle capacità professionali e qualifica degli addetti del settore GDO e ristorazione
 
IFS Food Store e IFS Global Market
Intertek FIT-Italia è anche la prima società italiana ad aver ottenuto l’accreditamento per l’ispezione sul livello di conformità in materia di sicurezza alimentare dei punti vendita della GDO secondo lo standard internazionale IFS Food Store. Intertek FIT-Italia è partner italiano di IFS per lo sviluppo nel nostro paese sia di IFS Food Store che di IFS Global Markets, lo standard internazionale per la qualificazione delle PMI.
 
Il servizio Obu
L’Outsourcing Business Unit (OBU) di Intertek FIT–Italia fornisce servizi decentrati di gestione del rischio e della qualità per le organizzazioni concentrate sul commercio. In sostanza, l’OBU è indirizzato alla gestione dell’assortimento della marca del distributore, un segmento sempre più strategico per il business delle imprese distributive. In quest’ottica, Intertek FIT-Italia ha sviluppato uno strutturato servizio di gestione tecnica dei reclami attraverso un portale interattivo, che garantisce un presidio costante e una risposta efficace alle richieste dei clienti in termini sia di tempestività sia di risoluzione delle loro esigenze, in ottica di miglioramento continuo.
 
 
IL DECALOGO DELLE SICUREZZA
 

  1. RESPONSABILITA’ PRIMARIA IN MDD
Facciamo un esempio:
Secondo l’art.17 del Regolamento 178/02 nei casi di prodotti di Marca Del Distributore (MDD) il Distributore viene considerato Operatore del Settore Alimentare a tutti gli effetti e risponde integralmente della conformità del prodotto. Anche nei casi di prodotti a Marchio Industriale, a fronte di non conformità del prodotto, deve rispondere sulle modalità con le quali si è accertato dello stato di conformità del suo Fornitore.
 
  1. ANALISI DEL RISCHIO CON UN AMPIO ASSORTIMENTO
Facciamo un esempio:
Nel caso di assortimenti molto ampi e di conseguenza con elevato numero di fornitori risulta impossibile poter accertarsi di tutte le garanzie di conformità di tutti i prodotti con gli stessi strumenti. Per ottimizzare le risorse e mirare le attività di qualifica e sorveglianza dei fornitori viene applicato il principio della Valutazione del Rischio stabilendo un grading basato sulle categorie di prodotto e sul comportamento del Fornitore.
 
  1. HACCP E IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO
Facciamo un esempio:
La gestione del sistema di sicurezza di un Punto di Vendita per dimensioni e complessità risulterebbe impossibile se non venisse applicato il principio di Analisi dei Pericoli ed Identificazione dei Punti Critici di Controllo che consentono di identificare dove si trovano i rischi maggiori e dove meglio possono essere controllati.
 
  1. LA FILIERA, UN CONTROLLO TOTALE
Facciamo un esempio:
Tutti i distributori propongono ai loro clienti linee di Marca Del Distributore definite di “Filiera” al fine di fornire il massimo livello di garanzia e di sicurezza. In tali linee di prodotto l’elemento caratterizzante è costituito dal controllo di tutta la Filiera di fornitura che solo il Distributore è in grado di attuare efficacemente.
 
  1. LA RINTRACCIABILITA’ DI FILIERA. UN MUST
Facciamo un esempio:
Qualora si verifichi un problema grave su un prodotto lavorato nel Punto di Vendita, risalendo alle materie prime utilizzate, il Distributore è in grado di bloccare e non mettere in vendita i prodotti pericolosi.
 
  1. LA VALIDAZIONE PER PRODOTTI SICURI
Facciamo un esempio:
Come può un Distributore dimostrare che tutti i prodotti venduti sfusi nel Banco assistito rispettino i requisiti di conformità e siano messi a disposizione entro il limite della loro scadenza? Per i prodotti esposti è infatti tecnicamente inevitabile una fluttuazione termica che può esporre il Distributore a conseguenze anche di tipo penale in applicazione all’art. 5 della legge 283 / 62. Una validazione della Shelf Life basata su robuste prove di simulazione e di laboratorio che tengano conto delle reali condizioni termiche e di manipolazione dei prodotti può dare la risposta sia a garanzia del consumatore che a dimostrazione della Buona Fede all’autorità competente.
 
  1. LA GESTIONE DEGLI INCIDENTI E I SISTEMI DI ALLERTA
Facciamo un esempio:
Frequentemente il distributore è raggiunto da comunicazioni di allerta che lo obbligano ad esercitare attività di Ritiro e Richiamo dal Mercato. Poiché tutte le segnalazioni sono raccolte nel sistema RASFF (Food and Feed Safety Alert) possono essere utilizzate per fare una Valutazione del Rischio oggettiva.
 
  1. L’INFORMAZIONE AL CONSUMATORE: RESPONSABILITA’ DEL DISTRIBUTORE
Facciamo un esempio:
Secondo l’art.8 del Regolamento 1169/11, per i propri prodotti a Marca Privata il Distributore è il diretto responsabile di tutte le informazioni riportate in etichetta. Per questa ragione, un sistema di verifica dei fornitori basato sulla Valutazione del Rischio applicando tutti i principi legati all’HACCP e alla Rintracciabilità di Filiera consente di avere le massime garanzie.
 
  1. LA VERIFICA: OLTRE LE SEGNALAZIONI DI RECLAMO
Facciamo un esempio:
La Gestione delle Segnalazioni di Reclamo rappresenta uno strumento di cui il Distributore dispone facilmente. Mentre i piani di sorveglianza, sia analitici sia ispettivi, hanno frequenze e cadenze stabilite, sono basati su principi statistici di campionamento e sono riferiti ai parametri che si vanno a verificare, d’altro canto il mercato è sempre attivo e segnala ogni tipo di difetto rilevabile, in riferimento ad un campione del 100% del prodotto. La Gestione dei Reclami rappresenta il più potente strumento di validazione del sistema e di verifica del suo funzionamento. Anche in questo caso la valenza è doppia: è relativa sia alla Sicurezza Alimentare sia agli aspetti commerciali di attenzione, risposta e cura del cliente. La doppia valenza è possibile quando la Gestione del Reclamo e delle Contestazioni non si risolve negli aspetti commerciali ma sfocia in una gestione tecnica finalizzata all’analisi delle cause allo scopo di eliminarle.
 
  1. LA FORMAZIONE, SUPERARE LA CRITICITA’
Facciamo un esempio:
Il gran numero di persone normalmente coinvolte, il turn-over ineliminabile del personale e la sempre maggiore difficoltà a reperire sul mercato del lavoro determinate professionalità, rendono per il Distributore la formazione e qualifica del personale sia dal punto di vista della Sicurezza che Professionale una elevata criticità
 
Il decalogo è stato stilato con l’aiuto di Intertek, una tra le principali aziende leader nei servizi di Total Quality Assurance a livello mondiale.  Ad inizio 2016, Intertek ha acquisito FIT-Italia, società specializzata nelle attività di verifica della gestione della qualità e dei sistemi di sicurezza alimentare per le imprese della GDO, della ristorazione e dell’agroalimentare. Unendo il network mondiale di Intertek all’esperienza e alla conoscenza tecnica di FIT-Italia, si è venuta a creare una proposta che punta ad anticipare le problematiche dei clienti, siano essi locali od internazionali, e a fornire soluzioni innovative, soprattutto in ambito GDO e DO moderna.
 
Scarica qui il Decalogo completo
 

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