Dice Cribis che i peggiori pagatori in Italia sono nella GDO

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Ottobre 2018. Secondo quanto emerso dallo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information, l’andamento di pagamenti a settembre 2018 mostra un lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2017 (-1,9%), leggermente al di sotto anche dei dati rilevati a giugno 2018 (-0,4%). Lo scenario fotografato da CRIBIS mostra un calo dei pagamenti puntuali rispetto all’anno precedente pari all’1,9% (36,3% a settembre 2018 contro 38,2% a settembre 2017), a fronte di un lieve aumento delle aziende con ritardo nei pagamenti superiore ai 30 giorni (11,3% a settembre 2018 contro 10,5% a settembre 2017). I principali indicatori dello studio realizzato da CRIBIS sono, da un lato, la tendenza delle aziende a pagare i propri fornitori entro la data di scadenza e, dall’altro, i dati relativi ai ritardi considerati gravi, in caso di saldo oltre 30 giorni dal termine stabilito.

Il settore Food&Beverage

“I dati rilevati dalla nostra analisi a settembre di quest’anno si mantengono in linea con il trend degli ultimi anni: nonostante un lieve calo dei pagamenti puntuali rispetto al trimestre precedente, le aziende regolari nei pagamenti si attestano al 36,3%” – ha commentato Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS – “Seppur in calo dell’1,9% a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, la situazione generale si mantiene pressoché stabile, in un Paese come il nostro in cui però si paga ancora con una media di 82 giorni: quasi 3 mesi per incassare una fattura, con punte di 127 giorni nella Sanità. Tempi di pagamento ben più lunghi della media europea e di molti altri Paesi a livello internazionale”.

“In particolare” – conclude Preti – “le oltre 629mila aziende del comparto Food&Beverage, divise in 5 settori, continuano a registrare percentuali di imprese puntuali nei pagamenti inferiori alla media nazionale. Tra queste, le performance migliori sono rilevate tra le aziende dei Commercio all’Ingrosso Food (25,2%) e del Commercio all’Ingrosso Beverage (19,8%), mentre le imprese della GDO si confermano le meno puntali (14,5%)”.
Le 629.200 aziende che operano in Italia nel settore Food&Beverage si suddividono in Commercio all’Ingrosso Beverage (0,8%), GD/DO (1,4%), Commercio all’Ingrosso Food (5,6%), Commercio al Dettaglio Food/Beverage (26,6%), Horeca (65,6%) e si concentrano maggiormente in Lombardia (13%) e nel Lazio(11,4%).

Settore “Commercio all’Ingrosso Beverage”

Nonostante un calo dall’inizio dell’anno, il settore del Commercio all’Ingrosso Beverage a confronto con il 2010 è l’unico a registrare una lieve crescita: a settembre 2018, infatti, il 19,8% delle imprese di questo comparto registra pagamenti puntuali verso i propri fornitori, in aumento del 21,5% rispetto al 2010 e del 10,6% rispetto a marzo 2017. A livello territoriale, il Nord Italia è l’area con la più elevata percentuale di imprese puntuali in questo settore (29,2% nel Nord Est e 29,1% nel Nord Ovest), mentre le situazioni più critiche si rilevano nell’area Sud e nelle Isole (4,8%).

Settore “Commercio all’Ingrosso Food”

All’interno del comparto Food&Beverage sono le imprese del Commercio all’Ingrosso Food a registrare le performance di pagamenti migliori (25,2%), seppur al di sotto della media nazionale (36,3%) e in calo sia rispetto al 2010 (-8,7%) che allo stesso periodo del 2017
(-4,2%). Da segnalare, tuttavia, che le imprese con gravi ritardi nei pagamenti si mantengono stabili rispetto al trimestre precedente (14%). Guardando alla distribuzione sul territorio delle aziende di questo comparto, il Nord Est si conferma l’area con la più alta concentrazione di aziende puntuali (35,8%), seguita da Nord Ovest (32,4%), Centro (20,6%) e Sud e Isole (15,6%).

Settore “GD / DO”

Anche a settembre 2018, il settore della GD / DO (Grande Distribuzione / Distribuzione Organizzata) si conferma quello con le performance peggiori: solo il 14,5% delle imprese paga con regolarità i propri fornitori, in calo di quasi il 32% rispetto al 2010. Il Nord Est è l’area con maggiore concentrazione di imprese puntuali (25,1%), seguito a distanza da Nord Ovest (19,5%) e Centro (15,4%). Nell’area del Sud e Isole, invece, solo l’8,4% di aziende rispetta le scadenze nei pagamenti.

Settore “Commercio al Dettaglio Food&Beverage”

Il comparto del Commercio al Dettaglio Food&Beverage si attesta a metà classifica, con il 18,9% di imprese puntuali nei pagamenti, in calo del 10,8% a confronto con il 2010 e del 4,4% rispetto a settembre 2017. Le aziende con ritardi superiori ai 30 giorni salgono al 20,2%, in calo però del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Dal punto di vista territoriale, l’area con maggiore concentrazione di imprese che rispettano le scadenze è il Nord Est (28,5%), seguita da Nord Ovest (25,4%), Centro (14,9%) e Sud e Isole (11,6%).

Settore “Horeca”

Penultimo settore per concentrazione di aziende puntuali nei pagamenti, il comparto Horeca registra il 17,5% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori (stabili rispetto a settembre 2017), a fronte del 22,8% di aziende con ritardi oltre i 30 giorni (in aumento di ben il 130% rispetto ai livelli del 2010). Il Nord Est è l’area in cui si concentra la percentuale più alta di imprese puntuali (25,5%), seguita da Nord Ovest (20,9%), Centro (11,5%) e Sud e Isole (9,2%).

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