Febbraio 2012, Oltrechè i tabaccai anche supermercati, ipermercati, autogrill e negozi fisici e on line fanno giocare d’azzardo e di tutto di più, fino a scopa (con soldi). Tutti gli attori che promuovo il gioco (prendiamo Sisal perché è il più grande) scrivono: “Giova il giusto” o “Gioca responsabile” e, parallelamente, fanno comunicazione dove in pratica incitano a giocare di più.
– Prima di tutto ci vorrebbe meno ipocrisia (incitate al gioco e finitela li)
– In secondo luogo non è di certo il promotore del gioco che dovrebbe invitare alla regolazione. È come invitare un ladro in casa e dirgli di attenersi solo al contante, è chiaro che quello fa sparire anche l’argenteria e l’Iphone
– Bisognerebbe che per senso civico il commercio tutto rinunciasse a ospitare il gioco che da dipendenza (soprattutto nelle classi più povere), una delle poche industry a crescere a doppia cifra ogni anno, soprattutto negli anni della crisi
Discorso simile si potrebbe fare per il "bevi responsabilmente" che appare timido e piccolo in coda a tutti gli spot di whisky e alcolici; peccato che per i 30 secondi dello spot il messaggio sia "bevi e divertiti", "bevi e socializza"… L'ipocrisia è un vizio diffuso… e spesso un mezzuccio facile facile e utile per pulire la propria coscienza…