Dopo Conad anche Aspiag-Despar scopre la piazza per parlare ai cittadini
Giugno 2017. “Mi sono accorto che la differenza […] si fa solo quando si riesce a rendere protagonista il visitatore, a fargli vivere una parte all’interno di un’esperienza significativa. Non una visita recitata, ma una visita vissuta e caricata di senso.
Non ci sono altre vie. Si riesce ad avere successo se il visitatore accetta di entrare nel nostro mondo e di diventarne parte. E poi di comprare i prodotti che sono stati messi in scena in quel mondo. Ma la prima cosa che compra è il mondo raccontato. […] Difficilmente qualcuno comprerà qualcosa da noi senza un capitale narrativo inserito nei nostri prodotti.” (Andrea Fontana, “Space drama.
Raccontare gli spazi commerciali”, Fondazione Fiera Milano).
Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, sembra aver imparato questa lezione. A testimoniarlo sono i numeri del Despar Festival ’17, la manifestazione che si è svolta a Udine dal 22 al 28 maggio: quasi 2.500 persone coinvolte nei diversi eventi della settimana (tutti gratuiti, ma su prenotazione), e tantissimi visitatori di passaggio, attirati dallo scenografico allestimento e dalle installazioni video all’interno della spettacolare e centralissima ex Chiesa di San Francesco.
L’obiettivo della manifestazione era chiaro, e dichiarato sia all’interno della location che sui materiali informativi distribuiti prima e durante l’evento: far conoscere il mondo valoriale e l’impegno sociale di Despar, attraverso un racconto fatto di parole, volti e soprattutto esperienze.
Donà: “Bilancio positivo, la sfida ora è nutrire la relazione”
“Avevamo già testato questo tipo di evento a Padova”, spiega il direttore marketing di Despar Nordest, Fabio Donà, “ma il successo riscosso a Udine ha superato ampiamente quello ottenuto l’anno scorso con la prima edizione del Despar Festival: merito di un calendario ricco di appuntamenti e di qualità, ma
anche della risposta davvero entusiasta che hanno dato i cittadini”.
Il bilancio, a evento concluso, è perciò sicuramente positivo: “Abbiamo avuto la riprova che, in un mondo dominato dalle tecnologie, c’è un gran bisogno di incontro tra le persone, e un profondo desiderio di guardarsi in faccia”, continua Donà. “La nostra iniziativa ha avuto come effetto collaterale anche quello di ‘animare’ per una settimana il centro storico di Udine, e ne siamo felici: una città ‘vissuta’ è una città più bella, umana e anche sicura. Noi vogliamo fare la nostra parte perché tutte le città in cui operiamo siano sempre più vive e vivibili”.
L’idea di Despar è di ripetere il Festival in futuro: “Moltiplicare i punti di contatto con le persone è sicuramente una necessità, ma per noi è anche un piacere, un modo più gratificante di comunicare chi siamo e cosa facciamo. Stiamo però pensando di rivedere un po’ il format: un’intera settimana di eventi è un impegno piuttosto gravoso dal punto di vista organizzativo, e anche in termini di investimenti. Stiamo immaginando una formula un po’ più snella, e per questo più facilmente replicabile”.
Il successo del Despar Festival, secondo Donà, pone anche una sfida: “Siamo riusciti a raccontare il nostro ‘perché’ e il nostro ‘cosa’, in un ambiente fisico che non è certo il nostro punto di contatto principale. La sfida è quella di continuare a crescere in una relazione di valore con il territorio.
Ci stiamo lavorando già da un po’, mettendoci costantemente in discussione, ma la strada è ancora lunga. Il nostro obiettivo nel medio termine è lavorare in sinergia e coerenza tra mondo digitale e punti di contatto reali”.
Educazione alimentare per i bambini, e non solo
I protagonisti delle mattinate del Despar Festival sono stati gli alunni delle scuole elementari (ma c’è stata anche una scuola media), provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia.
Circa settecento bambini, assieme alle loro maestre, hanno preso parte al progetto “Le Buone Abitudini” con cui Aspiag Service propone da più di 10 anni un percorso di educazione alimentare, ambientale e motoria messo a punto con l’aiuto di pedagogisti, psicologi e nutrizionisti.
Una parte del programma è stata riproposta anche nel pomeriggio, per tutti i bambini che sono passati per il Despar Festival assieme a genitori o nonni, portando così a 800 il numero dei giovanissimi ufficialmente coinvolti.
In quattro diverse postazioni, animate da attori professionisti, i bambini hanno avuto modo di imparare, in modo interattivo e divertente, le regole fondamentali di un’alimentazione sana, equilibrata e il più possibile sostenibile.
“La cosa più bella è che i comportamenti appresi qui”, spiega Marco Marchetti, responsabile marketing sociale Despar, “sono poi trasmessi alle famiglie proprio dai bambini, che diventano a loro volta educatori: croce e delizia per i genitori, ma solo così l’educazione alimentare è realmente efficace”.
E proprio agli adulti (insegnanti, genitori, nonni) sono state dedicate due serate dal titolo “Dalle buone scelte alle buone abitudini”: ancora una volta si è parlato di sana e corretta alimentazione, attraverso una vera e propria rappresentazione teatrale con gli attori Silvio Barbiero e Anna Scomparin a fare da corollario agli interventi del medico nutrizionista Filippo Brocadello.
Una formula originale e divertente, che ha riscosso un successo anche superiore alle attese: “Ci avevano detto che, a Udine, durante la settimana non è facilissimo convincere la gente a partecipare a eventi dopocena”, racconta ancora Marchetti. “E invece abbiamo registrato circa centocinquanta presenze,
nelle due serate”.
Sana alimentazione in pratica
I pomeriggi del Despar Festival sono stati dedicati a due diversi tipi di workshop gratuiti (previa prenotazione tramite whatsapp), che hanno sempre registrato il tutto esaurito.
La prima tipologia è quella già sperimentata da Aspiag Service anche nei propri punti vendita di maggiori dimensioni, gli “Incontri tra cibo e salute”: in pratica, una trasposizione interattiva dei contenuti che Despar Nordest esprime nella rivista DiVitaMagazine e nel blog Casadivita Despar.
Il biotecnologo nutrizionista Lucio Parello e lo chef Stefano Polato hanno presentato le scelte più corrette in tema di ingredienti, materie prime e modalità di cottura: in pratica un micro-corso di cucina sana, con tanto di degustazione
finale, per imparare a preparare un piatto unico in grado di garantire nutrimento ed energia.
Dare valore ai prodotti e alle realtà locali
Durante l’inaugurazione del Despar Festival, l’attenzione che Aspiag Service dedica ai territori in cui opera è stata riconosciuta dagli apprezzamenti della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ha ricordato in particolare l’intervento dell’azienda nelle vicende Coopca e
Cooperative Operaie di Trieste, ma anche il contributo dato alla ripartenza di piccole realtà produttive locali come la Latteria Sociale di Castions di Strada.
In linea con questa attenzione sono stati i workshop “Sapori del Nostro Territorio”, che ogni giorno hanno registrato il tutto esaurito. Coordinati dal giornalista enogastronomico Giuseppe Cordioli e dagli “chef in viaggio” Giovanna Simionato e Renato Pasqualato (l’uno e gli altri, collaboratori storici di Aspiag Service), hanno dato spazio e voce a produttori regionali, grandi e piccoli, per raccontare la propria passione e far degustare i propri prodotti (spoiler: il più delle volte le due cose – passione e prodotto – coincidono).
Di realtà produttive locali, e di come promuoverle, si è parlato anche giovedì 25 maggio nel corso di una “conversazione a più voci” dal tema: “Il patrimonio enogastronomico del Friuli Venezia Giulia: come valorizzarlo?”.
Gli interventi, moderati dal Direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier, sono stati dell’Assessore Regionale alle Risorse Agricole e Forestali, Cristiano Shaurli, dello chef stellato Emanuele Scarello, di alcuni produttori locali (Matteo Bettiol per il Salumificio Lovison di Spilamberto Fantinel di Tauriano) e del direttore marketing di Despar Nordest, Fabio Donà. Ergo, Andrea Pezzetta per le Latterie di Castions di Strada e di Ovaro, e Stefano Fantinel per le Cantine Fantinel.