Gennaio 2012. Ormai le vendite di broche dell’acqua, per bere l’acqua del rubinetto, filtrate da apposite filtri ha raggiunto un volume interessante di vendita. Mediamente un filtro dura 1 mese con un costo che varia dai 4 ai 6 euro. Quando il filtro ha terminato la sua funzione è pronto per essere portato in pattumiera. Dove lo si mette? Nel cassonetto della plastica?
No, perchè all’estero ha un suo canale precipuo di smaltimento. Ad esempio Brita ritira I filtri e li smaltisce. In Italia questo non succeede. In Francia diverse catene ritirano il filtro, come Nature&Decouverte e RetailWatch lo documenta. Ma l’Italia è diversa da altri paesi? Chi solleva il problema, al pari delle nuove lampadine a risparmio energetico che vengono buttate nel vetro ma contengono mercurio? Qualche distributor che ha a cuore davvero la sostenibilità ambientale?
Tra i concetti guida più rivoluzionari che il recepimento dell'ultima direttiva europea in materia di gestione rifiuti prevede, c'è oltre all'indicazione che è la prevenzione del rifiuto che deve essere applicata in prima istanza c'è quello della responsabilità estesa del produttore sul prodotto. In sostanza chi produce,immette e distribuisce beni sul mercato deve essere pronto a sostenere i costi della gestione dei propri rifiuti (?chi inquina paga?). Alcune aziende come la Xerox ( http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=107193) dimostrano che si può fare. Curiosamente altre aziende multinazionali, così come avviene per il recupero dei filtri delle caraffe, dimostrano che si può fare ma….in alcuni paesi e non nel nostro! Sarebbe interessante capire perchè…Un esempio è quello di NESPRESSO. Sul suo sito si parla di raccolta delle capsule di alluminio usate organizzate in Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Austria, Belgio, Olanda e Lussemburgo. http://www.nespresso.com/ecolaboration/uk/en/article/9/29/i-collecting-and-recycling-used-capsules.html Personalmente ritengo che il sistema del caffè e altre bevande consumate in cialde -con tutto lo spreco di materiale,energia e produzione di rifiuti che questo sistema comporta- non sia un esempio di consumo sostenibile. I vecchi sistemi infatti, con la moka al primo posto, seguite dalle macchine da caffè come quelle del bar o come le macchine che si trovano in case e uffici del nord europa che utilizzano filtri di carta hanno un bilancio ambientale molto meno pesante.
Ho conservato il filtro della brocca Britta esaurito perchè volevo sapere come eliminarlo. Non ho mai comprato brocche filtra acqua nè acqua minerale perchè amo acqua del rubinetto. Dopo aver letto la risposta del Dott. Mazzini sono sempre più convinta che naturale è buono,bello e non procura danni alla salute e all'ambiente. Non userò più la Brocca. Mi resta solo il filtro. Fernanda De Lucia
Caro Rubinelli, come al solito ha ragione lei….effettIvamente io ho comperato la brocca in un superstore, e sarebbe stato piú logico riportare li i filtri usati, tanto piú che vendono anche quelli di ricambio. Ho voluto fare il cliente evoluto ma mal me ne incolse….touché. Cordialità, Primiano Rotondo
Grazie per la tesimonianza dottor Rotondo, semplice, semplice. Il problema riguarda però la totalità del mercato e dei marchi presenti, e alcuni sono di retailer, che non danno alcuna indicazione. Brita nelle sue risposte, provi pure, non le indicherà di certo una grande superficie specializzata o un grande supermercato ma negozi specializzati, come quello che lei indica. Il mercato è grande davvero ed è in aumento.
Mi spiace contraddirla, ma questa volta le deve essere sfuggito qualcosa…. Ho comprato la brocca della Britta e ho consultato il loro sito, proprio per sapere come smaltire i filtri usati. Semplice semplice….ho digitato il mio CAP – 20142 – e mi hanno indicato dove portare i filtri usati: negozio Il papavero in via Brioschi……semplice semplice.
Non esiste ancora un servizio di recupero dei filtri Coop, anche se stiamo lavorando per organizzare questa attività, sussitono tuttavia alcuni dubbi interpretativi sulla normativa di riferimento, nel frattempo vista la complessità del contenuto del filtro Coop, che deve la sua efficacia all?azione combinata di carboni attivi con resine speciali, consigliamo di provvedere allo smaltimento del filtro intero nei Rifiuti Solidi Urbani indifferenziati, senza procedere allo smontaggio del filtro stesso.
Claudio Mazzini di Coop è stato il primo a rispondere al nostro interrogativo, questo dimostra una forte onestà intellettuale. Altri retailer da noi contattati o che hanno letto questo articolo non vogliono rispondere, nonostante le brocche siano ben presenti in assortimento. Non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolve il problema…