Ottobre 2020. Questa slide di Bain Italia supera gli schemi ai quali siamo abituati.
- L’assunto principale è che il retailer e l’IDM devono creare valore. Va bene.
- Ma valore deve essere inteso al plurale. E bain ne elenca un buon numero.
- Alla base della piramide mette i valori funzionali: riduzione dei costi, qualità e varietà. Sono valori che ormai appartengono a tutto il sistema del retail.
- Negli elementi emozionali, il pallino verde (cioè a appartiene solo a un certo numero di aziende) indica che c’è molto da fare, nonostante la pressione promozionale sia elevata, le promozioni si assomigliano un po’ tutte, in una sorta di marmellata non scomponibile.
- Verso l’alto della piramide ecco gli elementi che riguardano lo stile di vita e dell’impatto sociale. Beh, in entrambi gli elementi c’è molto da fare: i consumatori sembra non riconoscere alle insegne il senso della costruzione di appartenenza. E questo dovrebbe far pensare, sia nella strategia sia nell’operatività, un po’ tutto il retail italiano, che, francamente, costruisce poco sul valore della società e sul promuovere stili di vita accettabili e in linea con quel che accade.
È una piramide che, come modello, è già stata utilizzata ad esempio da Barilla, sugli stili alimentari. Bisognerebbe farvi ricorso molto spesso e confrontare voce per voce con la propria strategia.