Eataly: 1 euro per il servizio? Ma il servizio non c’è…
Settembre 2012. Eataly Roma, 8 settembre, ore 12 e 40. Entrando nel Beaubourg del food, sulla destra, vado in fondo e trovo lo spazio per mangiare le insalatone al Risto verdure. Sono di fretta, ordino alla cassa un’insalata NordSud al prezzo di 8,50 euro. Chiedo una birra alla spina, quanto costa? La cassiera risponde: “5 euro”. Troppo cara, penso. Un bicchiere di vino? “3 euro, è un langhe bianco”. Chiedo: di qualche cantina particolare? “No, è un langhe bianco”. Rinuncio, vada per l’acqua, 1 bottiglia della casa da ½ litro a 1 euro. Pago, mi accomodo al bancone, non al banco, mangio e alla fine guardo lo scontrino: è stato aggiunto 1 euro per il servizio.
Finisco di mangiare e vado alla cassa. Scusi, ma perché mi avete fatto pagare il servizio che non c’è stato perché ero al bancone? “Non è proprio il servizio ma il coperto…”. Risponde in modo incerto. Faccio notare che sullo scontrino c’è scritto servizio e non coperto. La cassiera mi guarda in faccia incerta sul da farsi.
Chiedo di un responsabile. Arriva subito. Si qualifica come responsabile dell’area. Sorridendo gli faccio notare il percorso alla cassa: insalata costosa per quel che nel piatto c’era, birra costosissima, vino costoso. Perché mi avete fatto pagare il servizio visto che ero al bancone e non al tavolo servito dalla cameriera. Le parole hanno un senso? Gli faccio notare che nei primi giorni l’acqua era gratis, il pane anche. Sorride sornione, mi dice che il menù sta cambiando e che farà presente l’accaduto.
Sorrido e vado a vedere il calcetto per rilassarmi accanto. Si sta sfidando una doppia coppia mista. Bellissimo.