Giugno 2019. Eataly regolamenta l’eventuale vendita di azioni o, più genericamente, “strumenti Eataly” da parte dell’azionista di controllo Eatinvest, conferendo a tutti i soci diritti di co-vendita, oltre che di prelazione. L’azienda di Oscar Farinetti si è dotata di un nuovo Statuto che ridimensiona, fra l’altro, le prerogative di Clubitaly, società fondata nel 2014 da Tamburi Investment Partners con altri investitori che detiene il 19,74% di Eataly Distribuzione, a cui lo Statuto conferisce la possibilità di adottare la denominazione abbreviata di “Eataly”. Le modifiche sono state approvate dall’assemblea dei soci che si è tenuta il 7 maggio, come risulta dal verbale visionato da Il Sole 24 Ore-Radiocor. In precedenza Clubitaly aveva il diritto di designare uno o due consiglieri di amministrazione, a seconda che la quota del capitale sociale detenuta fosse pari o inferiore al 15%. Questa prerogativa è caduta. Clubitaly ha mantenuto il diritto alla nomina di un sindaco effettivo, che diventa presidente del collegio sindacale, e di un sindaco supplente. Sono saltati inoltre tutti quegli articoli che subordinavano al voto favorevole di almeno un amministratore designato dalla società di Tamburi tutte le decisioni in materia di acquisizione o cessione di partecipazioni societarie, aziende o rami d’azienda; operazioni di natura straordinaria; investimenti o disinvestimenti non previsti dal budget. Da tempo, per l’azienda guidata da Andrea Guerra si parla di quotazione in Borsa: è stato lo stesso presidente, qualche mese fa, a definire l’Ipo come la via maestra. Tuttavia, rimangono aperte anche altre possibilità. Due mesi orsono il numero uno di Tamburi Investment Partner, Giovanni Tamburi, ha dichiarato che non si possono escludere soluzioni alternative o ponte, visto il forte interesse da parte degli investitori.
Fonte: Il Sole 24 Ore Radiocor Plus