Eat’s-Excelsior/Coin si fa più Cargo e meno food

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Eat’s-Excelsior/Coin si fa più Cargo e meno food

Aprile 2015. Eat’s, il market-ristorante di Excelsior Milano, Gruppo Coin, è stato profondamente rivisto.
 
L’ingresso è sempre lo stesso.
 
. Livello -1. Il ristorante e l’enoteca sono state sostituiti da un grande reparto di Cargo. Lo specialista di complementi e oggetti per la casa aveva già modificato il reparto casa di Coin Corso Vercelli-Milano ed era entrato anche in Excelsior Roma. I risultati, hanno detto i manager dell’azienda, sono stati incoraggianti. Ed è vero che a Excelsior mancava la casa (anche se Cargo non ha lo stesso posizionamento delle griffe e dei brand dei livelli superiori), ma concedergli un simile spazio potrebbe essere fuorviante. Forse il conto economico inizialmente evidenzierà una maggior marginalità, ma rotazioni e vissuto sono tutti da costruire. Interessanti le intersezioni di complementarietà food nello spazio di Cargo che però dovrebbero essere maggiormente segnalate e con un visual diverso da luci e ombre tipico dello specialista del non food.
 
Il ristorante al -1 era frequentato a mezzogiorno e poco o nulla la sera, il servizio forse era un po’ discontinuo, ma la qualità era elevata e con un conto del 5-10% in meno poteva vivere su flussi maggiori.
 
Ma tant’è, l’azienda ha scelto un’altra strada: chiamiamola sperimentazione.
 
. Il livello -2. E’ stato rivisto il layout verso il fondo, dove sarà prossimamente sviluppata l’enoteca (per il momento ridotta al minimo) ed è stato fatto posto a diversi tavoli per un consumo di piatti veloci.
 
La gastronomia è stata spogliata della teca di cristallo centrale che evidenziava prodotti di nicchia. È vero che la visuale si è aperta, ma manca un evidenziatore di icone, sostituito da un moltiplicarsi di prodotti sul banco.
 
È stato ridotto lo spazio del pesce, peccato perché di pescherie in centro a Milano ce ne sono solo tre e può avere un suo spazio precipuo.
 
È stata aumentata la superficie della pasticceria (gestita da terzi), che adesso ha una grande L di spazio.
 
Il secco è stato ulteriormente approfondito e suddiviso per categorie e al termine del percorso è stato aperto uno spazio per il benessere, con diversi prodotti di nicchia e da profondi connesseur.
 
Rimane da chiedersi perché una simile scelta in controtendenza rispetto ad esempio a Peck che in via Spadari per aumentare il volume del ristorante ha sacrificato caffè e the, due reparti storici dell’insegna meneghina.
 
Il conto economico ristabilirà gli equilibri?
 
Punti di forza
Location e avviamento, Sperimentazione, Apertura del layout e del visual nel -2.
 
Punti di debolezza
Abbandono di fatto del ristorante, Spazio spropositato per Cargo.
 
La sostenibilità di Eat’s Excelsior Milano
Impatto ambientale    4
Solidarietà    2
Legami con il territorio   3
Naturalità    3
Organic-bio    2
Artigianalità                           3
Scala da 1, basso, a 5, alto
 

L’apertura del Market dalle scale mobili
 

Alcuni momenti della complementarietà Cargo vs il food
 

Il reparto ortofrutta visto dall’alto
 

Il frontale della gastronomia senza più la teca centrale
 

La nuova creazione di Stefano Beraldo, le bollicine a proprio marchio.
“La nostra azienda vitivinicola  si trova nell'isola fluviale di Villapendola. Nel cuore del Parco Naturale del Sile, a Treviso- spiega Stefano Beraldo, ad di Gruppo Coin-. Il terreno e' composto da uno stato profondo di ciotoli di dolomia e ghiaia calcarea, e uno più superficiale di sabbie silicee con buona presenza di microelementi. Buono il drenaggio e ottimo l'apporto di elementi nutritivi nel suolo, che consente di evitare concimazioni chimiche con prodotti di sintesi, e si esprime in vini sapidi ed equilibrati.
 
La vigna interessa 7 dei 20 ettari di cui e' composto il podere, ed e' realizzata con la metodologia denominata "SYLVOZ" che nacque in questa zona per consentire ai vitigni destinati a produrre il vino Prosecco le migliori espressioni qualitative.Il vino che ne risulta è un Prosecco DOC Treviso.
 
Isolaprimo rappresenta una piccolissima porzione della produzione totale. Solo i migliori grappoli vengono selezionati e vendemmiati manualmente. Immediatamente sottoposti a vinificazione in purezza presso l'Istituto Enologico di Conegliano sotto la guida di un esperto enologo. La vocazione alla nicchia e alla qualità consente quindi a Isolaprimo di esprimere il massimo ottenibile in termini di grado zuccherino, corretta acidità e sentori di frutta. L'addizione di solfiti è minima e l'intero processo teso ad ottenere la massima naturalezza del prodotto.
 
Abbiamo realizzato tre vinificazioni
 
Extra dry. Probabilmente per l'annata 2013 il miglior risultato. Ben bilanciato con evidenti sentori di frutta
 
Brut. Più secco e frizzante.
 
Solitario. Fermentato in bottiglia secondo l'antica tradizione trevigiana. Con leggero deposito sul fondo.Leggero e piacevole.
 
L'Extra dry, già pronto da alcuni mesi, ha ricevuto le lodi di Davide Paolini, il noto " gastronauta"  e di Davide Oldani chef stellato del ristorante il Do' di Milano. E' stato degustato dagli ospiti di Convivio 2014.
 
La distribuzione resterà rigorosamente orientata alle migliori Wine hall, enoteche, ristoranti stellati, hotel 5 stelle”.

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