Egea-Bocconi: e i prezzi dei libri in inglese?
Aprile 2013. Visita effettuata alla Libreria Egea (Univ. Bocconi), via Sarfatti, Milano, il 16 aprile 2013 alle 9 e 12.
Sono in largo anticipo per andare a un convegno sui 100 anni dalla nascita di Pietro Barilla, all’Aula Magna dell’Università Bocconi. Cosa c’è di meglio di un’occhiata alla libreria dell’Università, Egea.
Mi indirizzo allo scaffale del marketing e delle scienze sociali.
Consulto un libro in lingua inglese sul retail. Interessante, ma non c’è il prezzo. Quanto costerà? Lo lascio sullo scaffale e ne prendo un altro, sempre in inglese. Anche questo è interessante. Non c’è il prezzo, lo lascio sullo scaffale.
Guardo l’orologio e ho ancora un po’ di tempo. Ne consulto un altro ancora, in inglese. Non c’è il prezzo.
È interessante e mi avvio alla cassa, attendo il mio turno, sono in una coda di tre. Chiedo:
1. Perché i libri in lingua straniera non hanno il prezzo? Risposta: Perché bisogna cambiarlo ogni giorno. Replico: Scusi ma non è mica oro o titanio che cambia la quotazione ogni giorno. Risposta: E’ così. Scusi, replico, ma il prezzo è obbligatorio, per legge… Risposta: Se lo dice Lei… Se viene qui Lei a cambiarlo ogni giorno allora si può fare.
Guardo il commesso in modo riprovevole, ma non gli interessa, è evidente.
Chiedo quanto costa il libro che ho scelto. Risposta: 38 e 99 euro. Scusi, replico, ma è un prezzo di un prodotto di lusso, ha poche pagine… Risposta: lo lasci pure li.
Pago la cifra esorbitante. Esco costernato.
2. Credo che l’educazione dovrebbe fare la differenza, anche rispetto a un cliente insistente e temerario.
3. I prezzi devono essere dichiarati e ben esposti, questo si sa. A maggior ragione nella libreria dell’Università Bocconi di Milano. Così, tanto per dare il buon esempio. Non è vero?