Febbraio 2012. RetailWatch ha potuto visitare alcuni farmer market a Londra.
Il termine farmer market qui si spoglia di contenuti politici contrariamente all’Italia per assumere altre valenze, vediamo quali.
. Organizzazione. Il farmer è un’organizzazione commerciale vera e propria, la comunicazione si incarica di rappresentarlo e ribadirlo come tale. L’organizzazione costruisce un’offerta il più possibile unitaria per dimensione e categorie rappresentate. Il farmer market ha un proprio sito, una e mai dedicata ed è presente su Twitter: con le nuove tecnologie arrivano e si aggiornano le offerte.
. Trasparenza. La trasparenza è prioritaria nell’offerta e nei prezzi, sempre ben esposti, la comunicazione dell’azienda agricola o artigianale è sempre professionale, come la comunicazione di prodotto, scritta o orale.
. Tecnologie. In diversi spazi è possibile pagare con la carta di credito e il bancomat, come un negozio qualsiasi.
. Igiene. È ben riscontrabile sia in generale, nei chioschi e nei prodotti, molti dei quali sono sottovuoto.
. Competenza. Basta chiedere per ottenere la storia dell’azienda, dei tipo di coltivazione adottata, i metodi, i sistemi di raccolta o di lavorazione.
. Atmosfera. È quella tipica dell’artigianalità piuttosto che dello spazio contadino.
. Naturalità e stagionalità. Sono parte integrante ed esclusivo del posizionamento del farmer market.
La sostenibilità del Farmer Market di Notting Hill gate, Londra, secondo RetailWatch
Impatto ambientale 4
Solidarietà 5
Legami con il territorio 5
Naturalità 5
Organic 5
Artigianalità 5