Findomestic: più dispositivi mobili, meno casa

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Findomestic: più dispositivi mobili, meno casa
 
Maggio 2016. La spesa dei beni durevoli per la casa, dice l’osservatorio annuale di Findomestic, conosce quest’anno una reale ripresa  anche se più contenuta rispetto alla spesa in beni legati alla mobilità. Il settore  trainante è quello della telefonia, sostenuta dalla diffusione degli smartphone e dei dispositivi internet indossabili. Buona la performance degli elettrodomestici grandi  e piccoli, mentre soffrono il settore dell’elettronica di consumo, influenzato dai  cambiamenti negli stili di vita dei consumatori sempre più propensi alla fruizione dei  contenuti digitali in mobilità, ed il settore dell’IT famiglie per il ridimensionamento dei  media tablet, prodotto che aveva trainato la crescita negli anni passati.
 
La spesa per beni durevoli per la  casa (mobili, elettrodomestici, telefonia, fotografia, elettronica di  consumo, information technology  e bricolage), dopo avere sperimentato un’attenuazione della caduta  lo scorso anno, dovrebbe mettere  a segno nel 2015 una ripresa sia  sui volumi (+1,0%) sia in misura  maggiore sul valore (+2,2%), ma  nel complesso più ridimensionata  rispetto alla spesa per la mobilità.
 
Meno tablet, più smart phone
Nell’ambito dell’area “casa”, il comparto “telefonia” ha contribuito  maggiormente alla dinamica della  spesa (+16,2%), sostenuto dalla  forte crescita degli smartphone e  “core wearables”; positivo anche  il contributo del mercato dell’home comfort (crescita superiore al  50%), degli elettrodomestici grandi (+3,2%) e piccoli (+5,9%) e del mobile (+1%). Diversamente, il segmento dell’elettronica di consumo,  l’information technology famiglie e  la fotografia contribuiscono negativamente. La ripresa dei redditi, il ritrovato clima di fiducia delle famiglie  ed il miglioramento delle intenzioni  di acquisto future per i beni durevoli,  unitamente alle misure di incentivo  fiscale, legate alla ristrutturazione/ riqualificazione dell’abitazione ed al  sostegno del reddito, favoriscono la crescita della spesa per la casa,  anche se con specificità diverse per  singolo settore. Il comparto degli  elettrodomestici grandi e piccoli è  vivacizzato dalla ripresa dei redditi  e dalla necessità di rinnovo del parco, soggetto a rapida obsolescenza  per l’elevato contenuto tecnologico  dei suoi beni. Inoltre la tendenza dei  consumatori ad orientare le scelte  verso prodotti “smart” ed “energy  saving” contribuisce ad innalzare  la dinamica dei prezzi. Il comparto della telefonia, diversamente dai  precedenti, è solo in parte sostenuto dalla ripresa dei redditi. Altri fattori giocano un ruolo primario nella  crescita del settore: l’aspetto sociale che vede nella connessione in  mobilità la fonte principale di comunicazione e di fruizione immediata dell’informazione, alimentata a sua  volta dalla crescente digitalizzazione dei contenuti informativi; l’offerta  che amplia la gamma sia attraverso  l’innovazione tecnologia e di design  sia attraverso l’introduzione di nuovi device che sanno cogliere le esigenze di un consumatore sempre  più “connesso” in mobilità. Il comparto dell’home comfort sperimenta un notevole recupero in termini di volumi e di fatturato con crescite a due cifre non solo per effetto degli incentivi fiscali (già presenti lo scorso anno) ma anche per la crescente influenza che il fattore climatico esercita sulla domanda di tali beni. Infine, il comparto del mobile, che ha disatteso le ipotesi di ripresa già  formulate per lo scorso anno, dovrebbe trovare impulso quest’anno proprio nella ripresa dei redditi e del mercato immobiliare. Guardando ai  settori non performanti, il comparto  dell’It famiglie, come anche il settore della fotografia, sconta in generale la continua erosione del vicino mercato della telefonia ed è penalizzato quest’anno dal “superamento” del prodotto dei media tablet, che aveva rappresentato la principale spinta alla crescita del settore negli anni passati. L’elettronica di consumo è il comparto che registra la maggiore perdita, influenzato dal cambiamento nello stile di vita dei consumatori che premiano la connessione in mobilità anche per la fruizione di contenuti digitali audiovisivi.

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