Gasbarrino/U2: nell’on line è la Montagna che deve andare da Maometto
Novembre 2017. Intervenendo a Netcomm-FocusFood Mario Gasbarrino, ad di Unes/U2, ha spiegato che a parte i nativi digitali, l’e-commerce nel food deve attrarre i consumatori di altre età riproducendo una customer journey come se il cliente si trovasse effettivamente di fronte allo scaffale fisico del supermercato. “E’ la montagna che deve andare da Maometto e non viceversa”. Altrimenti il cliente perde a tempo a cercare il prodotto, a meno che non stia facendo un acquisto ripetitivo.
È uno dei punti deboli dell’e-commerce.
Non tutte categorie merceologiche saranno aggredite nello stesso modo dall’e-commerce. Forse i pannolini lo saranno più di altre.
I pure player hanno messo molta attenzione alle operation e hanno risolto non pochi problemi che i retailer off line non sono riusciti a risolvere.
Nel fisico il problema sono le forme di pagamento, come le code alle casse, bisognerà trovare trovare velocemente i correttivi adatti.
Bisogna dirlo con chiarezza, dice Gsbarrino: l’arrivo dell’e-commerce farà piazza pulita dei retailer che non hanno i fondamentali a posto.
L’integrazione on e off line sarà naturale.
“È inutile chiedersi quale sarà la quota di mercato dell’on line, ma bisogna chiedersi come e cosa si venderà nel fisico: cambierà l’offerta. Dovremo ridurre il numero di referenze aumentando il peso del freschissimo, i prodotti MDD, le marche del distributore che hanno una strategia convincente. Ma soprattutto -dice Gasbarrino-, dobbiamo mettere il personale di vendita al primo posto. Certo che utilizzeremo la tecnologia ma con intelligenza, se sostituirà il lavoro banale dell’uomo, le attività ripetitive, non il personale che mi spiegherà che tipo di carne o di formaggio sto comprando.
Saranno le persone a salvare il negozio fisico”.