Giugno 2013. Mario Gasbarrino, ad Unes U2 (gruppo Finiper) è intervenuto a una tavola rotonda de Linkontro Nielsen 2013. Ecco la sua tesi sul passaggio che il retail italiano sta attraversando:
. Isolamento. La crisi sta costringendo tutte le aziende ad uscire dal proprio isolamento e a cercare nuove strade.
. Visione. Bisogna capire dove siamo e dove vogliamo andare.
. I mali del retail italiano. Sono due: il primo è il nanismo, dobbiamo reiventare un modo nuovo per stare insieme e diventare più grandi. Il secondo è l’inadeguatezza dei nostri formati di vendita, altre formule moderne, come il discount, stanno intercettando la domanda di convenienza del consumatore italiano. Bisogna riconoscere l’avversario e il primo avversario è il discount, che non va certo demonizzato, ma osservato con cura perché sta cambiando pelle.
. Nanismo. In Italia operano 500 cedi. Non vi sembrano troppi? Siamo malati di nanismo. Le vecchie generazioni non avranno il coraggio di cambiare. Mi aspetto che siano i figli degli attuali imprenditori a capire il cambiamento in atto e operare scelte incisive, con coraggio e facendo in fretta, perché questo richiede all’attuale momento del retail italiano.