Gli assortimenti sono cresciuti troppo. E il discount…

Data:


Gli assortimenti sono cresciuti troppo. E il discount…

Dicembre 2015. Lo scorso anno nei convegni, nelle interviste i top manager del retail del largo consumo hanno assicurato che il numero delle referenze a scaffale sarebbero drasticamente diminuite.
Questi dati, di fonte IRi, dimostrano il contrario. Anzi, la crescita è stata assai sostenuta.
 

 
Fonte: IRi
 
Il dato più eclatante è quello del discount cresciuto del 25% in 5 anni.
 
Perché tutti predicavano la riduzione degli assortimenti?
. per differenziarsi dai competitor,
. per rendere più facile e veloce la scelta del cliente,
. per eliminare i prodotti con basse rotazioni.
 
Evidentemente la logica dei contributi dall’IDM ha vinto sul realismo e anche sulla teoria. Gli scaffali, insomma, scoppiano di un numero di referenze sempre più elevato. Difficile scorgere una logica comune alle diverse insegne o concentrarsi su alcune referenze. Difficile.
 
Rimane quel dichiarato, riportato anche da RetailWatch, sulla riduzione drastica imminente. Sembra quasi che la mano sinistra non sappia ciò che sta facendo la mano destra.
 
Il discount, soprattutto, perde un’occasione di differenziarsi rispetto ai competitori. Poche referenze, 1.300 non di certo 2.500 come quelle attuali, permettono davvero di fare la spesa in poco tempo, e il tempo, come la business community è una delle variabili più importanti impiegata dal consumatore nel fare la spesa. Lo sarà soprattutto quando Amazon aprirà la sua gigantesca bottega virtuale e si potranno scegliere ben altri assortimenti sia in termini qualitativi sia, soprattutto, in termini quantitativi e diventerà importantissimi saper vendere, molto di più che comprare.
 
Torneranno ad avere importanza i banchi a servizio e gli specialisti che ci lavorano ma anche le stesse cassiere impiegate solo come passa scanner.
 
Cosa succederà ai molti prodotti oggi in assortimento è difficile dirlo perché, probabilmente, saranno aperti altri canali di vendita, piccoli e grandi, orizzontali e verticali e potranno trovare conforto in queste novità.
 
Il fatto è, però, che stante la situazione, la differenziazione è ben lungi dal venire.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Lidl avanza in Città. È guerra aperta con i supermercati.

Lidl entra in competizione diretta con i supermercati nei format di prossimità. Lo fa approcciando il mercato in modo strutturato, attraverso stores urbani con caratteristiche precise, a differenza di alcuni suoi competitors. Analizziamo, tra gli altri, i modelli City Concept e Metropol del potente discounter teutonico.

Per Crai il Natale 2024 è “Fantastico”

CRAI lancia la campagna “Natale Fantastico”: Oltre 50 milioni di euro in buoni sconto per festeggiare all'insegna del risparmio. Al via da mercoledì 27 novembre la campagna di comunicazione a supporto dell'iniziativa.

L’Italia è il 1°mercato di Tiger. Un’analisi dell’operatore DILP danese.

Flying Tiger Copenhagen nasce in Danimarca nel 1995 ma si espande in fretta a livello internazionale. È l'Italia, però, a rappresentare il primo mercato dell'insegna. Analizziamo i numeri del business a livello mondiale e locale.

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.