Gli Italiani vanno in rosso…perchè sono al verde
Un pomeriggio di un giorno di settembre 2011 in una media cittadina di provincia: è ancora caldo, il gestore è stanco e preoccupato e certamente non per il caldo.
Mi confessa candidamente di aver erogato carburante ad una trentina di clienti che hanno “messo …5 euro di benzina/gasolio”.
Alla domanda ovvia ricevo una risposta altrettanto ovvia: sempre più persone viaggiano ai limiti della riserva (il famoso rosso) ed ancor più clienti mettono il limite indispensabile di carburante, i famosi 5 euro.
Mi sono ricordato di aver visto, in un grande distributore posizionato strategicamente sul GRA(Roma), utenti che mettevano i 5 euro pagando in monete.
Non avevo dato peso a quanto riferito dall’addetto, il quale mi diceva essere una consuetudine ricorrente…perché la gente non ha i soldi (è al verde..)
Tale dato, non ancora bene analizzato dal Ministero o dalle Compagnie o dalle associazioni, fa comunque parlare di calo dei consumi importanti :
“… Le vendite di carburanti sulla rete sono complessivamente calate di circa 270 milioni di litri rispetto allo stesso mese del 2010- Le no-logo conquistano quote di mercato ai danni delle petrolifere” – così come afferma A. Minciaroni, nell’articolo pubblicato il 26 Agosto su Quotidiano Energia.
Inoltre, su un articolo pubblicato il 19 Luglio su Repubblica.it, “Doppia beffa benzina Meno consumi più spesa, è riportata L’analisi del Centro Studi Promotor GL events, la quale rileva che nel primo semestre 2011 i consumi di benzina, rispetto allo stesso semestre del 2010, sono calati del 5,1%, ma la spesa è aumentata del 5,8%. Questi dati sono naturalmente assolutamente compatibili con l’andamento del prezzo medio ponderato che per la benzina è salito da 1,357 euro del primo semestre 2010 a 1,512 euro del secondo semestre 2011, con una crescita dell’11.42%.(Repubblica.it)