GPF: come definire il cibo sano

Data:

GPF: come definire il cibo sano

Febbraio 2013. Nel suo monitoraggio sul food  e le tendenze alimentari GPF da una definizione di cibo sano molto interessante. Infatti i comportamenti alimentari ritenuti più adatti a garantire un perfetto stato di salute seguono la filosofia della semplicità, che evita artificialità varie, interventi dell’uomo o dei processi di lavorazione delle aziende per tornare a quello che la natura offre. Ma anche se un prodotto è confezionato deve essere bilanciato, deve far bene al corpo e alla mente, deve cioè possedere più valenze e più soddisfazioni contemporaneamente.

La sindrome del ritorno alla natura, dice la ricerca di GPF, è si quella del ritorno al back to basic ma è anche coerente alla cultura italiana, che è quella indicata come la più sana, genuina e creativa. È un mito un po’ retrò, ma configurato in modo moderno congiungendo scienza e natura, modernità e tradizione. Il biologico diventa un po’ la panacea di tutti gli item, è quasi idealizzato, anche se i prezzi alti lo condizionano nelle vendite.

La definizione di cibo sano
   

   
Fonte: GPF   
(max due risposte, popolazione italiana 15-74anni)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.

L’unione fa la forza. Il successo del modello associativo di Edeka.

In Area 4 (ma non solo) i modelli associativi della DO hanno dimostrato di performare meglio rispetto alle gestioni dirette della GD. Quali requisiti devono avere i modelli cooperativi/consortili per avere successo sul mercato? Edeka ha la risposta che cerchiamo. Lo approfondiamo nell'articolo di oggi.