Gruppo Gabrielli (Sun) investe 23 milioni per un nuovo cedi. In attesa di arrivare a 1 mld di vendite

Data:

Novembre 2019. Tecnologie innovative validate dal GSE (Gestore Servizi Energetici), l’organismo delegato a riconoscere la maggiore efficienza prestazionale, fanno del nuovo CeDi del Gruppo Gabrielli un polo logistico un esempio di eco-sostenibilità.

“I 23 milioni di euro che costituiscono l’impegno economico sostenuto dal Gruppo Gabrielli per la realizzazione della piattaforma distributiva in via Colombo 47, nell’area industriale di Monsampolo del Tronto – dice il Presidente Luca Gabrielli – sono stati riversati nel territorio tenendo conto che i fornitori e le maestranze con cui abbiamo realizzato il CeDi sono tutte appartenenti al nostro tessuto economico locale. Da subito ci siamo dati l’obiettivo a parità di condizioni economiche di privilegiare le aziende locali nella fornitura di materiali edili, specialistici e impiantistici. Siamo rimasti sorpresi dalle eccellenze che il nostro territorio è in grado di offrire anche nella realizzazione di un centro logistico di questo livello”

La struttura si snoda su una area di circa 74.000 mq complessivi, di cui 24.000 mq destinati al Cedi, 30.000 mq tra parcheggi scoperti illuminati a led e area di manovra e circa 10.000 mq di verde la cui riqualificazione, è stata integrata dalla realizzazione aggiuntiva di una vasca di invarianza idraulica da 2.330 mc che permette, in caso di precipitazioni, di lasciare inalterato il flusso delle acque verso il fiume Tronto.

Gli uffici estesi per un totale di 1.800 mq realizzati in classe A++++, contribuiscono a rendere l’ambiente lavorativo estremamente confortevole per i 90 addetti della cooperativa, 4 collaboratori della logistica Magazzini Gabrielli, 6 commerciali del gruppo Gabrielli che potranno fruire tra i vari servizi, anche di sala mensa, sala ristoro, bagni con docce per attività fisica.

La sostenibilità dell’impianto

Di nuova costruzione, la piattaforma distributiva con illuminazione interna ed esterna ad alta efficienza LED, ha un involucro edilizio con celle frigorifere con pannello sandwich ad alta coibentazione termica. La produzione di acqua calda sanitaria è interamente a costo zero grazie ai recuperi termici con scambiatori posti sul condensatore evaporativo dell’impianto di refrigerazione.

Le 4.500 referenze presenti sono ripartite in celle frigorifere con temperature differenti: 1.700 mq a T(C°) 0°/5° sono destinati a 1000 prodotti carne; la cella salumi e formaggi contenente 2.000 articoli è di 7.600 mq a T(C°) 4°/7° , la frutta comprensiva di 1300 prodotti è depositata nella cella la cui capienza è di 10.500 mq a T(C°) 5°/8°food. L’area adibita al lavaggio delle casse si estende su 1.200 mq ed ha un lato aperto rivolto completamente all’esterno. Le bocche di carico sono 50.

Il polo logistico è dotato di un impianto di refrigerazione industriale all’avanguardia indiretto ammoniaca/glicole; l’installazione di una “Energy saving” garantisce un risparmio minimo del 30% rispetto ai tradizionali impianti ed uno annuale di 1 milione di kWh, permettendo di essere in linea con le direttive ambientali, oltre che di ottenere dal GSE (la società del Mise che gestisce i servizi energetici) un ulteriore contributo economico attraverso i certificati bianchi, in pratica incentivi per chi risparmia energia.

Si è provveduto alla realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale pari a 990,00 kWp, destinata ad operare in parallelo alle rete elettrica di distribuzione e connesso alla rete di utente, a valle del dispositivo generale, che permetterà di assicurare un fabbisogno del 30% circa. L’impianto è realizzato attraverso una tipologia impiantistica del tipo “fissa” costituita da 3.300 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino da 300 Wp installati tangenti ai pannelli sandwich grecati di copertura.

Inoltre il nuovo CeDi dispone di un sistema bilingue management system (ovvero il sistema domotico di gestione dell’edificio che è totalmente integrato tra i vari impianti ed ha come fine ultimo la gestione virtuosa dei consumi) in grado di controllare tutte le utenze sensibili presenti nella struttura sia da locale sia tramite rete IP (centralizzato) al fine di verificare il regolare funzionamento e controllare e correggere i parametri di andamento, al fine di ottimizzare l’efficienza del sistema.

“La realizzazione di questo nuovo CeDi dei freschi, ortofrutta, salumi, formaggi e carni rientra nel più ampio progetto di eco-sostenibilità perseguito dal Gruppo Gabrielli, – spiega l’AD Mauro Carbonetti – ma anche per la realizzazione di processi ad alta efficienza sia per la filiera del freddo, e quindi per la migliore conservazione dei prodotti stessi, che per migliorare costantemente il servizio alla rete di vendita. Tutto ciò deve essere in linea col cambiamento delle preferenze dei ns clienti e per sostenere lo sviluppo dei prossimi anni della ns azienda. Il polo logistico è caratterizzato da un efficientamento energetico notevole grazie all’uso di macchinari evoluti tali da garantire l’acquisizione dei certificati bianchi ossia i titoli di efficienza energetica, e all’installazione di pannelli solari che genereranno una parte sostanziale dell’energia necessaria”.

Il giudizio di RetailWatch

Il Gruppo Gabrielli è un gruppo famigliare, ben vengano questi tipi di investimento in un territorio ormai non più circoscritto perché il gruppo è attivo in tutte le regioni dell’Italia centrale e testimonia la volontà di operare ancor di più nel futuro della GDO. Quest’anno doveva aprire altri 4 pdv ma si accontenterà di 1 solo (vari problemi di nulla osta amministrativi) a Perugia (Oasi, è il secondo nel capoluogo al quale se ne aggiungerà un terzo prossimamente).

. All’azienda sta a cuore lo sviluppo nel Lazio, come sottolineato dall’Ad Mauro Carbonetti, regione battagliata dopo l’acquisizione di Auchan da parte di Conad.

. La valorizzazione del territorio non risiede solo nei prodotti in vendita ma anche nelle imprese che hanno collaborato a progettare il nuovo impianto (Frigotecnica, Arco e Italpannelli in primis), anche se di fatto è stato progettato in house.

Da ricordare, come sottolinea la vice presidente del gruppo, Barbara Gabrielli, che su questo versante l’azienda coinvolge 1.600 fornitori con un numero elevato di PMI, le quali, secondo una ricerca dell’Università di Macerata sono ben contente del loro rapporto con la catena, soprattutto pensando al rispetto dei pagamenti di fornitura.

. Il nuovo impianto porterà alla chiusura di altri 3 piccoli cedi ormai insufficienti che saranno restituiti alla proprietà.

. il presidente Luca Gabrielli, a proposito del nuovo impianto, previsto dal piano di sviluppo dell’area artigianale del Comune, ha sottolineato che sono stati visionati anche impianti pre-esistenti, ma sono stati scartati perché non soddisfacenti dal punto di vista della sostenibilità economica.

. Parlando di sostenibilità e delle 100 persone coinvolte nel cedi va ricordato che godono di mensa e acqua gratuita. Per chi arriverà dalla pista ciclo pedonale da Ascoli sono disponibili spogliatoi con docce.

. Gruppo Gabrielli utilizza ad oggi 5 automezzi green su 90 e si sta impegnando ad aumentare questa quota. E da aggiungere al piano di sostenibilità il completamento della rete di frigoriferi passati per la refrigerazione dai gas alla Co2.

. Detto tutto questo: ben si capisce, allora, come il gruppo chiuderà il 2019 con un aumento del fatturato del 5% portandosi a 786 mio di euro e una rete composta da 224 pdv (dei quali 50 diretti e 170 in franchising con 3.612 collaboratori). Il tutto all’insegna, come il nuovo cedi, di una rinnovata efficienza ed efficacia.

. Cosa volete di più?

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