Gruppo Italiano Vini creerà nuovo valore nel 2012
Marzo 2012. Tempo di bilanci anche per il Giv (Gruppo Italiano Vini) in attesa del Vinitaly. Il mondo del vino sta vivendo anch’esso alcuni cambiamenti, paralleli a quelli dell’economia e della società dei consumi. Da stime OIV è in una situazione di equlibrio fra domanda (263 mio hl) e produzione (20 mio hl, 25 mio hl per distillati e aceti). Basta questa situazione per far capire a produttori grandi e piccoli che bisogna aumentare velocemente:
– l’esportazione (da quest’anno gli aiuti oltre chè alle Zone sono possibili anche per i brand), Cina, Russia, Usa e Sud America,
– aumentare il valore per sottrarsi alla dura legge dell’hi low che impone al main stream sacrifici inopinati,
– cercare di far diminuire la pressione promozionale nella Gda è di circa il 50%.
– continuare ad assistere il canale dell’horeca che del vino molte fa scempio
– tenere il prezzo senza diminuire la qualità,
– farsi carico dell’aumento di prezzo dovuto agli aumenti delle materie prime e dei servizi,
– comunicare i brand.
La valorizzazione dei punti di forza operata nel 2011 dal Gruppo ha consentito di chiudere il 2011 con dinamismo:
– aumento del fatturato della apogruppo da 219 milioni di euro a 252 milioni di euro (+ 15%);
– aumento del fatturato consolidato da 328 milioni di euro a 368 milioni di euro (+ 12%);
– positivi risultati di Cavicchioli e Carpenè Malvolti, le novità più recenti;
– conferma dei livelli di redditività del Gruppo;
– prosegue la corsa all’internazionalizzazione: da gennaio 2012 operativa la nuova società Shanghai GIV in Cina.
Le ultime acquisizioni e i dati di bilancio
Risultati particolarmente positivi sono arrivati dalla Cavicchioli, rilevata all’inizio del 2011, che è riuscita a rafforzare ulteriormente il suo posizionamento di prestigio sul mercato del Lambrusco di qualità in Italia, riconfermando la propria leadership nel canale Gdo. Molto incoraggianti anche i risultati all’estero, dove sono stati avviati importanti rapporti commerciali in mercati nuovi per la marca quali Usa, Giappone e Brasile.
Le favorevoli opportunità di mercato offerte dal segmento degli spumanti di qualità sono state invece colte grazie ai diversi stili di Prosecco prodotti dalla Carpenè
Malvolti, prestigiosa casa vinicola di Conegliano con la quale nel 2010 il Gruppo Italiano Vini ha siglato un accordo distributivo sul territorio nazionale. Nel corso del 2011 la marca ha mostrato un incremento di fatturato pari quasi al 20%.
Il fatturato consolidato del Gruppo raggiunge i 368 milioni di euro con una crescita di 40 milioni di euro. Soddisfacente la redditività con un Ebitda consolidato pari a 23 milioni. La situazione patrimoniale del Gruppo si presenta molto solida. Si segnala infatti un ulteriore rafforzamento dei mezzi propri della Capogruppo che, grazie alla fusione con GIV Verona, raggiunge un patrimonio netto di 134,5 milioni di euro. L’Istituto per lo Sviluppo Agroalimentare (ISA), società controllata dal Ministero delle Politiche Agricole, già socia in GIV Verona S.p.A. per l’acquisto della cantina Bolla di Pedemonte della Valpolicella, a seguito dell’avvenuta fusione per incorporazione entra nel capitale sociale di Gruppo Italiano Vini con una partecipazione pari a 8,7 milioni di euro di azioni privilegiate. Si mantiene invece sugli stessi livelli dell’esercizio precedente la posizione finanziaria netta (PFN) con un ottimo rapporto rispetto al patrimonio netto (PN) pari a 0,77. I due terzi dei debiti finanziari sono rappresentati da operazioni a medio-lungo termine e ottenuti a favorevoli condizioni di mercato.
Le previsioni dell’esportazione
Per quanto riguarda l’export 2012-2015, queste sono le stime di Iwsr e di Giv:
– Usa: +10%,
– Germania: + 2,2%,
– Russia: +16,8%,
– Cina: +54%.