I brand del gelato a confronto: IDM vs GD

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I brand del gelato a confronto: IDM vs GD

Ottobre 2013. Ecco l’analisi sui brand dei gelati, sia di aziende IDM sia GD.

Algida
Nato nell’immediato dopoguerra, da sempre sinonimo di qualità e innovazione, il brand leader del comparto gelati appartiene oggi alla multinazionale Unilever. I suoi punti di forza sono un portafoglio prodotti molto ampio in tutti i segmenti, una distribuzione capillare nella gdo e un ottimo presidio del canale bar, notevoli investimenti in promozione e comunicazione, ma, soprattutto, l’innovazione continua e una serie di intramontabili best seller che ne hanno fatto la storia, riproposti in versioni costantemente aggiornate.  
Il logo attuale (‘heart brand’, marchio depositato) riflette l’evoluzione della brand image: da una valorizzazione basata sul binomio qualità e sicurezza  (il ‘gelato fidato’ degli anni ’50 e ‘60) ad una ludico-emozionale, dal sole, che alludeva alla stagione calda (anche gli spot pubblicitari facevano riferimento all’estate), al cuore stilizzato (richiamo evidente al famoso ‘cuore di panna’ del Cornetto), un simbolo universale forte, radicato nell’immaginario collettivo come sede delle emozioni, che si presta quindi ad essere raccontato in tanti modi diversi. Il gelato non più come prodotto da consumare d’estate in spiaggia, ma come alimento o come momento di puro piacere, in una dimensione molto più ampia.

Cornetto (Algida) 
È una vera e propria icona del gelato industriale italiano, il mitico ‘cuore di panna’, classico e innovativo al tempo stesso. La ricetta è quella di sempre: una cialda croccante, con l’inconfondibile punta di cioccolato, ripiena di gelato alla crema di latte, guarnito con salsa al cacao e granella di nocciole. Oltre alla versione classica e al formato Super, per i più golosi, il brand Cornetto firma altri 7 coni gelato (super, popcorn, amarena, pistacchio, caffé…), tra cui il Nuovo Cornetto Sbagliato: cialda al cacao, gelato al cioccolato fondente e al latte, copertura bianca e granella di nocciole.                                   
Rivolgendosi a un target molto ampio, ma focalizzato soprattutto sul mondo dei giovani, la comunicazione pubblicitaria punta sulla valorizzazione emozionale del mood romantico di Cornetto, in ogni stagione e situazione. A supporto del brand, nel 1998 è stato ideato anche il ‘Cornetto Free Music Festival’, che, oltre a ospitare nomi di grido della scena musicale, permette anche a giovani artisti di farsi conoscere. Protagonisti del ‘Summer of Music Tour’ 2013 i Negramaro, uno dei gruppi italiani più amati, che hanno potuto far vivere il sogno di suonare su grandi palchi anche a una band emergente: superata la selezione (online nella prima fase e poi nel corso di un tour in giro per l’Italia), il vincitore del concorso ha avuto l’opportunità di aprire i concerti estivi del gruppo di Giuliano Sangiorgi.
Alla visibilità dei concerti ha contribuito una nuova campagna di geo-marketing, con la mappatura su Waze (app di social navigation) delle quattro piazze italiane in cui si sono svolti: Milano, Roma, Napoli e Lecce. Sulle mappe sono stati utilizzati ‘pin’ e pop-up visualizzati dagli utenti localizzati in prossimità degli eventi, comunicati anche attraverso la pagina Facebook di Cornetto Algida, che suggeriva appunto l’uso di Waze per raggiungere le diverse location. Chi si collegava su Facebook poteva vedere anche gli amici diretti verso la stessa meta. Sulle mappe di Waze un ‘pin’ segnala poi la vicinanza di bar o gelaterie dove si può trovare il Cornetto (6.000 punti di vendita in tutta Italia), fornendo tutte le indicazioni per raggiungerli.
Il sito www.cornettoalgida.it è minimalista, molto semplice e lineare (fin troppo). Fantasia e creatività trovano invece spazio nelle vivaci fan page su Facebook e su Instagram (@cornetto): anche sul web la comunicazione si rivolge evidentemente ai più giovani. 
L’unico limite di un marchio forte come questo è l’essere diventato quasi un nome generico, un prodotto ‘inimitabile’, che però viene ormai replicato da tutti i produttori di gelati e da tutte le private label.

Cucciolone (Algida)
“No alla noia, adulti che si divertono come bambini”: con un nuovo spot tv il gelato-merenda di taglia XL, amato da bambini, ragazzi e mamme (il target a cui punta da sempre, mettendo in evidenza sulla confezione il bicchiere di latte fresco pastorizzato parzialmente scremato e il messaggio ‘senza coloranti né aromi artificiali’), va ora alla conquista di tutta la famiglia, adulti compresi. Il filmato mette in scena la N.O.I.A (Negare Ogni Istante di Allegria), un’organizzazione triste e grigiastra, determinata a eliminare qualsiasi forma di divertimento, quindi anche Cucciolone, colpevolissimo portatore di allegria, che però si dimostra infallibile nel compito di sconfiggere la N.O.I.A. Un video online mostra invece la N.O.I.A. in cerca di nuovi membri e intenzionata a eliminare le vignette dal Cucciolone, per trasformarlo in un gelato serio e malinconico: Algida invita così gli utenti a creare nuove scenette umoristiche per il biscotto gelato, caricando sul sito dedicato un’immagine con la relativa battuta. In realtà, le barzellette sul biscotto non sembrano essere molto amate dai ragazzi (“perché rovinare un così buon gelato con delle stupide battutine?”, “mio dio muoio… levate quelle cose dal Cuccioloneeeee!!!!!”, “non si può fare una petizione per licenziare gli ideatori di battute…”, “credo di essere l’unica che ride per le battute del Cucciolone” sono alcuni dei commenti che si trovano in rete e c’è perfino la pagina facebook ‘le battute squallide del Cucciolone Algida’).
Nella versione ‘storica’, i due biscottoni al malto racchiudono tre diversi gusti di gelato: vaniglia, cacao magro e zabaione. Oggi il brand Cucciolone viene declinato anche nella nuova referenza Tricolore limited edition al gusto di pistacchio, vaniglia e fragola, in versione coppetta e in vaschetta.
Il sito noallanoia.it e la pagina fb si rivolgono specificamente ai giovanissimi, come del resto la promozione (ingresso omaggio a Mirabilandia per un ragazzo fino a 14 anni).

Carte d’Or (Algida)
“Se hai Carte d’Or hai il dessert” sintetizza il posizionamento del marchio: il gelato industriale che si propone come valida alternativa a quello artigianale, con la promessa di un gusto intenso e autentico. Il nome stesso evoca la possibilità di scegliere ‘à la carte’ tra tante proposte diverse (oltre 30 referenze tra gusti singoli, vaschette bigusto, affogati, specialità, tartufi e torte gelato).
Il sito (www.cartedor.it) è essenziale, per non dire modesto: mancano addirittura alcune informazioni di base, come il peso/volume dei diversi formati. In grande evidenza solo le tabelle nutrizionali e gli ingredienti, primo tra tutti il latte scremato reidratato che non parla certo di naturalità e genuinità del prodotto.  In più, non funziona bene (non sempre si aprono le pagine che parrebbe giusto aspettarsi, per esempio, cliccando su ‘il mondo CARTE D’OR ultime news, promozioni e molto di più’ non succede niente). Sembra un po’ abbandonato a se stesso…
Decisamente ricca e interessante solo la sezione delle ricette e videoricette, con tantissime proposte golose preparate con questi prodotti. I video della preparazione di dessert a base di gelato Carte d’Or sono anche sul sito di Benedetta Parodi (www.benedettaparodi.it) e di Donna Moderna (www.donnamoderna.com)

Magnum (Algida)
Il percorso dell’emozione intrapreso da Algida culmina nel 1990 con il lancio di Magnum, il gelato glamour, postmoderno, edonista e polisensuale, che promette al consumatore un momento di intenso piacere. Ha rivoluzionato il concetto stesso di gelato su stecco, facendone un prodotto ‘adulto’ e destagionalizzato (niente a che vedere con la spiaggia e l’estate, set classici delle campagne pubblicitarie Algida), dai gusti decisi e sofisticati, che evoca fantasie di passione, lusso, tentazione, peccato (di gola). Tutti gli elementi del communcation mix (logo, packaging, pubblicità, claim, iniziative ed eventi) contribuiscono a raccontare sinergicamente una storia di piacere e seduzione.
Magnum è anche un prodotto custom-made, che propone tantissime variazioni sul tema (negli abbinamenti di gusto e nei formati) per soddisfare tutti i desideri del consumatore, un prodotto che ogni anno si rinnova con una ‘edizione limitata’, per enfatizzare la preziosità e l’unicità dell’esperienza gustativa. Dopo le fortunate versioni ‘7peccati capitali’, ‘5 sensi’, Temptation… del passato, nel 2013 vuole parlare d’amore con 5 Kisses Limited Edition (First Kiss crème brûlée, Loving Kiss meringa e frutti rossi, Passionate Kiss tiramisù, Flirty Kiss gàteau au chocolat, Stolen Kiss tarte au pommes): ogni gusto corrisponde a un diverso tipo di bacio e lo spot ambientato a Parigi evoca un’atmosfera romantica.
Sulla scorta del successo e dell’awareness conquistati dal brand Magnum, Algida ha saputo sfruttarne la forza e l’appeal ampliando notevolmente l’offerta (ormai così ampia che non sempre al supermercato riesci poi a trovare il tuo Magnum preferito). Tra le ultime novità c’è anche il barattolo da 330g (una porzione perfetta per due persone golose o per quattro/cinque più morigerate), nelle quattro varianti Chocolate, vanilla&Chocolate, Chocolate&Raspberry, Hazelnut&Chocolate. Sulla confezione, giustamente molto ‘cioccolatosa’, si notano il marchio Cocoa Certified Rainforest Alliance e, dietro, la tabella delle informazioni nutrizionali. La shelf-life riportata sulla confezione (in vendita all’inizio di luglio 2013, scadenza 05/2015 ), forse un po’ eccessiva anche per un alimento sottozero, potrebbe far supporre l’utilizzo di sostanze conservanti. E la lista degli ingredienti, a caratteri microscopici, marrone scuro su fondo marrone più chiaro, non aiuta a fugare questo dubbio.
Il sito www.magnumalgida.it, vivace e colorato, con in primo piano l’invito a seguire il brand anche su facebook (niente male, da vedere) e con il gioco ‘Caccia al piacere. 5 baci perduti. Salva il principe rapito’ sembra indirizzarsi specificamente a un pubblico molto giovane. Anche il temporary Pleasure Store Magnum, aperto in primavera nel centro di Milano, è un’operazione di branding mirata al target 18-23 anni. La proposta del prodotto personalizzato dai ‘Pleasure Maker’ dello staff in base alle richieste di ogni singolo ‘consum-autore’ ha avuto notevole successo. Durante alcune performance (documentate da RetailWatch) il famoso cuoco-pasticcere Ernst Knam si è esibito in una serie di spettacolari creazioni a base di Magnum. Con tutte queste iniziative, un grande brand intende evidentemente diventare ancora più grande.

Maxibon (Motta Nestlè)
Un gelato storico, con un’immagine forte e distintiva. Storici anche gli spot pubblicitari: impossibile dimenticare il celebre claim “two gust is megl che uan”, diventato in quegli anni un tormentone di grande successo, o un giovanissimo Stefano Accorsi, che in spiaggia cerca di abbordare due avvenenti turiste straniere con il suo inglese maccheronico, o ancora Cristiana Capotondi, che ironizza sul rapporto tra il suo flirt estivo e un’altra ragazza (“stanno bene come uno scoglio con la sua cozza”), poi tutte le altre campagne, sempre incentrate su gelato e scelte amorose da spiaggia. Il messaggio: con un solo prodotto si possono soddisfare due desideri diversi. Maxibon è infatti un blocco di gelato alla stracciatella, da un lato racchiuso tra due biscotti, dall’altro ricoperto di cioccolato con granella di nocciola. Nel formato classico pesa 100 g.
Quest’anno lo spot del mitico gelato mette a confronto due mondi  diversi, uno più cool e uno decisamente più hipster. Quando il barista dà Maxibon ai ragazzi, parte la festa.
Per l’estate, su fb c’è anche Maxiclip, il tutorial che insegna i passi della coreografia della pubblicità, con l’invito a ballare la canzone Mal de amores, a scaricare l’app su smartphone, riprendere e inviare il tutto. Le scene migliori finiscono sul videoclip ufficiale di Maxibon.
Un’operazione divertente e coinvolgente per i giovanissimi, a cui dal 1 giugno al 13 novembre il prodotto regala anche un ingresso al Parco Rainbow Magicland di Roma o al Parco Miragica di Molfetta (Bari). E i ragazzi del Nord? Esclusi dalla promozione?

Coppa del nonno (Motta Nestlè)
È uno dei grandi marchi intramontabili, di quelli che si portano dietro un mondo in cui le persone si riconoscono, di quelli che non passano mai di moda, che piacciono ai giovani e fanno rivivere alle persone anziane emozioni, ricordi e sensazioni del passato, in una sorta di proustiano ‘effetto madeleine’. Dal 1955 la Coppa del Nonno ha attraversato almeno tre generazioni, inalterata nel tempo. Ha dunque una grande tradizione alle spalle (“il gelato al caffé della tradizione italiana”) e un’identità molto forte (“nessuno come te”). La sua ricetta, molto semplice, è sempre la stessa, così come l’inconfondibile confezione a forma di tazza. Il suo profumo di caffelatte evoca un clima familiare. Oggi al gusto classico (in confezione singola, multipack da 4 e vaschetta da 500g.), si aggiungono la variante cappuccino (solo in multipack da 4 confezioni singole) e il nuovo gusto gianduia. Niente sito dedicato, solo una sezione ridotta all’essenziale su quello di Nestlé www.buonalavita.it. La pagina fb è smorta e non aggiornata, insomma niente a che vedere con Maxibon o Vortici Perugina, Cornetto Algida o Magnum. L’attività promozionale è quella che accomuna tutti i gelati Motta e Antica Gelateria del Corso: un concorso che mette in palio viaggi e vacanze.

Vortici Perugina (Motta Nestlè)
“Dall’esperienza di Perugina nel cioccolato e di Motta nel gelato, un croccante vortice di piacere ”. Nello spot televisivo il brand si presenta con questa ‘doppia garanzia’. La comunicazione on pack (confezione da 4 coni da 61.5 g ciascuno o vaschetta da 450 g) è chiara e impattante. In primo piano l’immagine piuttosto suggestiva e decisamente accattivante del cono con croccanti vortici di cioccolato (proposto nelle due versioni cacao o panna e cacao) nato dalla passione dei ‘Maestri Cioccolatieri Perugina’. Sullo sfondo, una tavoletta che sembra perdersi all’infinito. Il claim “l’arte del gusto” fa parte del logo Perugina, sormontato dall’Unicorno alato.
Sul retro della confezione si trovano altre immagini di prodotto, le informazioni nutrizionali, il marchio Nestlé-Motta e si legge “Scopri il piacere unico di Perugina Gelato. Il cremoso gelato al cacao incontra il gusto intenso del cioccolato fondente, per un piacere unico e sorprendente. Goditi la salsa al cioccolato all’interno e la golosa sorpresa finale”. Poi “Complimenti hai scelto il piacere”. Piacere di conoscere (le informazioni nutrizionali), piacere di ricordare (ricordare? ma il testo recita: “scopri un nuovo modo di esplorare il piacere del cioccolato con la freschezza del gelato”), piacere di contattare (tutti i riferimenti del Servizio Consumatori: casella postale, numero verde e sito internet www.buonalavita.it). Nel complesso, questa parte del messaggio risulta un po’ macchinosa e poco immediata. Il sito è quello di Nestlé (che raggruppa 42 marchi diversi), in cui a Vortici Perugina viene riservato ben poco spazio.

Antica Gelateria del Corso (Nestlé)
Il marchio, creato da Italgel all’inizio degli anni ’80 (gelati di elevato livello qualitativo da proporre alla clientela più esigente, con particolare attenzione al settore della ristorazione) è stato ceduto nel 1993 alla multinazionale Nestlè. Il posizionamento è quello della tradizione vissuta in chiave contemporanea, la promessa quella della qualità e naturalità del gelato artigianale (‘il gusto della tradizione’, ‘solo ingredienti naturali’), acquistabile anche al supermercato e sempre disponibile in casa: gusti classici, ingredienti naturali e materie prime selezionate, tra cui latte di origine esclusivamente italiana, nocciole del Piemonte Igp, pistacchi di Bronte, cacao del Ghana e della Costa d’Avorio.
Il logo – lettering e immagine in stile Liberty su fondo color crema – vuole evidentemente sottolineare l’antica tradizione e la raffinatezza del prodotto. Nel materiale (polistirolo bianco) e nella forma un po’ ricercata, anche la vaschetta da 350 g. evoca le confezioni da asporto delle migliori gelaterie artigianali. Forse tutto l’insieme, senza dubbio curato e coerente con la brand image, può apparire un po’ artificioso a un consumatore moderno, competente e smaliziato, che ha comunque ben chiara la distinzione tra prodotto realmente artigianale e prodotto industriale (che in molti casi può essere addirittura migliore sotto il profilo della qualità e della sicurezza, ma rimane comunque industriale, nel bene e nel male). Non c’è un sito dedicato, ma solo una sezione in ‘buona la vita con Nestlè’ (www.buonalavita.it), piuttosto didascalica e impersonale, che presenta la gamma dei prodotti e racconta le origini dell’Antica Gelateria del Corso, nella città di Parma.

Barattolino Sammontana

È stato il primo gelato mantecato confezionato per un consumo domestico, come recita il claim “la gelateria a casa tua”.
La confezione semitrasparente, che lascia intravedere il contenuto, il nome semplice e immediato, danno nell’insieme una sensazione rassicurante di prodotto rivolto proprio alla famiglia, ai bambini e alle mamme. Il logo stesso, ben caratterizzato, allegro, molto pulito e di grandi dimensioni, ha una connotazione un po’ infantile, con quel cono dalla faccina sorridente, che si lecca i baffi. La comunicazione on pack, chiara e invitante, perfettamente leggibile, illustra anche graficamente gli ingredienti e mette in evidenza le calorie per porzione (149 Kcal per 62,5 g, la confezione è dunque prevista per 8 porzioni).
Il sito (www.sammontana.it), molto vivace e articolato (forse un po’ troppo in movimento) presenta i prodotti, le promozioni e racconta anche la storia del brand con un delizioso video di animazione: La storia di un sorriso. Nel 1955, una piccola gelateria artigianale di Empoli, la Sammontana (dal nome della fattoria che le forniva ogni giorno il latte fresco), aveva deciso di distribuire i suoi prodotti anche ad altri bar, dentro barattoli di metallo da 6 litri. Nei primi anni ’60, con la diffusione dei frigoriferi dotati di congelatore, maturò poi l’idea di portarli direttamente nelle famiglie, in un formato ovviamente più piccolo e maneggevole, da 500 grammi, ma sempre in metallo alimentare litografato, racchiuso in una busta trasparente che riportava il gusto del gelato contenuto. Nel decennio successivo, il Barattolino è poi passato dal metallo alla plastica, rinnovandosi di anno in anno nell’aspetto e nel contenuto. Al classico formato da mezzo chilo (in 14 diverse varianti), si aggiunge ora il nuovo Mini Barattolino da 210 g. che può diventare anche monoporzione, magari per sostituire un pasto. 

Häagen-Dazs
È l’icona del gelato americano ‘di lusso’, conosciuto in tutto il mondo come prodotto di eccellenza, grazie alla scelta accurata degli ingredienti con cui viene preparato: panna freschissima di alta qualità, vaniglia del Madagascar, cioccolato belga, noci di macadamia provenienti dalle Hawaii…
La forte personalità del prodotto si riflette anche nella confezione (barattolo d 500g, minibarattolo da 100g) e nel prezzo, decisamente superiore alla media. Il nome, assolutamente privo di significato e inventato solo per evocare il mondo scandinavo, è racchiuso dentro una specie di centrino bianco da pasticcere, che lo fa risaltare con una certa eleganza. La ricetta è stata messa a punto nel 1961 a New York da Reuben Mattus, gelataio ambulante di origine polacca, dopo decenni di prove ed esperimenti. La consistenza cremosa, il gusto intenso e ricco che lo caratterizzano sono ottenuti utilizzando esclusivamente panna fresca e incorporando una minima quantità di aria. All’origine del suo successo, il semplice passaparola.
Nel 1983 Reuben Mattus ha ceduto Häagen-Dazs a Pillsbury Company (acquisita poi da General Mills Inc.) a condizione che rimanesse fedele ai valori fondamentali e alle tradizioni del marchio, legate alla competenza tecnica, alla qualità superiore e all’innovazione.
Il sito, sobrio ed elegante, racconta il marchio, la sua storia, la sua presenza planetaria (Nord America, America Latina, Europa, Cina, Asia, Medio Oriente, India, Africa) e presenta la ‘collezione’ completa dei 18 gusti, particolari e sfiziosi, come Macadamia Nut Brittle, Salted Caramel e Strawberry Cheesecake o l’ultima novità, Secret Sensations, una creazione giocata sull’abbinamento di molteplici consistenze con un cuore fondente.

Il gelataio G7
Gelato superpremium prodotto in Italia e lavorato a mano, nel rispetto della tradizione gelatiera italiana. Con questo posizionamento, il brand dell’azienda bolognese punta sull’artigianalità del processo produttivo “attentamente studiato per riprodurre fedelmente quello della gelateria” (riempimento, farcitura e decorazione delle vaschette vengono fatti a mano, ogni confezione viene curata nei minimi dettagli), su una linea di ricette Premium realizzate con il 60% di latte fresco italiano di Alta Qualità, su un’ampia scelta di gusti (in tutto 26, tra cui molte specialità tipicamente italiane, come tiramisù, paciugo, spagnola, crema fiorentina, pannacotta, cappuccino, sorbetto) e di formati (dalla monoporzione da 80g alle vaschette da 300, 500 e 1.000 g). La confezione di plastica semitrasparente non è forse l’ideale per comunicare il concetto di ‘artigianale’, ma, in compenso, consente di verificare abbastanza chiaramente le caratteristiche del contenuto.
Il sito www.g7gelati.it completo e articolato, presenta bene l’azienda, la sua produzione e la distribuzione dei suoi prodotti, mettendo in evidenza anche il suo ruolo di fornitore delle private label Coop (con la linea esclusiva Fiorfiore) e Conad, nonché di numerose catene distributive estere.
Simpatica la trovata della ricetta ‘Il nostro tiramisù’ scritta a mano su un foglio di quaderno (come facevano una volta i veri artigiani), quasi irresistibile la sequenza fotografica che ne documenta la preparazione, interessante e piacevole il filmato ‘La produzione in diretta’: ecco un modo efficace ed empatico per catturare l’attenzione del consumatore, portandolo fin ‘dentro’ l’azienda.
Decisamente meno empatico invece il marchio G7: il fondatore dell’azienda lo aveva scelto molti anni fa perché il suo nome e quelli dei suoi 6 figli iniziavano tutti per G, ma oggi evoca il forum dei governi delle principali potenze mondiali…

Gelato Granarolo
“Fatto con latte fresco Alta Qualità, solo latte italiano”. Questa la promessa del gelato Granarolo, “buono e cremoso in tutti i suoi gusti”, proposto in tre diversi formati (6 gusti classici in barattolo da 400g., multipack da 4 coppette in 2 gusti, multipack da 6 snack fiordilatte e cioccolato con biscotto al malto). Nato da un consorzio creato per produrre e commercializzare latte, il gruppo Granarolo ha poi intrapreso la strada della brand extension, lanciandosi in nuovi mercati presidiati da altri player molto forti (yogurt, prodotti caseari, alimenti per la prima infanzia) e basando la propria strategia di espansione su qualità delle materie prime, italianità e controllo della ?liera produttiva. Il packaging dei gelati  riprende nei colori e nello stile grafico quello tipico della linea Alta Qualità Granarolo, rimarcando in questo modo le caratteristiche garantite tradizionalmente dal brand.

i Capricci Conad
È la linea di golosità in vaschetta semitrasparente da 200 g. (difficile da aprire) perfetta per i single o per chi vuole avere in casa una certa scelta di gusti (triplo cioccolato, pistacchio e ganduia, panna cotta variegata caramello, crema e caffé variegati torroncino). Rispetto alle classiche vaschette, costa poco e si consuma rapidamente. Nella variante triplo cioccolato l’etichetta, a caratteri molto piccoli, in nero su fondo marrone scuro, è davvero poco leggibile.

dolciando & DOLCIANDO Eurospin
Una decina di referenze (tra multipack e torte gelato) che si rifanno a quelle più gettonate delle marche leader di mercato. Le confezioni sono vivaci e illustrano bene il prodotto, in primo piano, evidenziandone in alcuni casi anche il valore calorico. Nel complesso, un packaging piuttosto curato nella grafica e nei colori, che sul retro riporta informazioni complete, chiare e leggibili, con una tabella nutrizionale dettagliata e il box ‘aiuta l’ambiente con la raccolta differenziata’, che fornisce indicazioni molto precise per lo smaltimento di astucci, involucri e stecchi dei gelati. I prezzi sono contenuti, ma non s’stracciati’. 

Gelatelli LDL
Un ristretto numero di referenze ‘qualità marchio LIDL’, che, anche in questo caso, ‘copiano’ quelle dei brand più gettonati, vendute in un frigorifero separato dagli altri come ‘Gelati Sfusi’ (cioè in pezzi singoli, con solo alcuni multipack) a prezzi estremamente contenuti (intorno ai 50 cent.). Le confezioni sono anonime e pressoché illeggibili, con testi a caratteri microscopici in 8 lingue. Il nome Gelatelli lascia un po’ a desiderare: nella lingua italiana questo tipo di diminutivo porta con sé una sfumatura riduttiva, ‘povera’. Viene il dubbio che si tratti di una traduzione non felicissima dal tedesco eischen, diminutivo che ha invece una connotazione decisamente ‘graziosa’.
La marca privata di LDL gode comunque di una discreta reputazione online, dove i suoi prodotti vengono definiti dagli utenti il ‘finto Magnum’, il ‘finto Maxibon’…

Super Creamy Tour Picard

Il tipo di confezione (secchiellino in cartone da 400 g.) e la promessa “Questo cremoso gelato di ispirazione americana è il massimo della golosità” fanno subito pensare ad Häagen-Dazs, così come i 4 gusti, tutti molto ricchi. Vanilla Nuts, gelato alla vaniglia arricchito con una salsa caramello al burro salato e croccanti pezzetti di due varietà di noci (macadamia e pecan). Chocolate Choc Brownies, tutto giocato sul cioccolato: un cremoso gelato, una salsa ‘voluttuosa’, pezzetti di brownies (i dolcetti quadrati tipici americani) e croccanti palline di biscotto ricoperte di cioccolato. 
Peanuts Butter al gusto di burro di arachidi, con salsa al cioccolato, croccanti arachidi a pezzetti, copertura di cioccolato al latte salato. Marsh Mallow giocato sul contrasto di colori e consistenze: gelato al gusto marshmallow, con pezzetti del soffice dolcetto americano bianco e rosa, salsa ai frutti rossi e gocce di cioccolato.
Il packaging è colorato (arancio, rosa, blu e viola; sì, viola per il cioccolato… una scelta decisamente originale, forse fin troppo…), allegro, originale e accattivante. L’etichetta in lingua italiana, sovraincollata (tipo fotocopia di cattiva qualità), è invece un vero strazio: illeggibile, a caratteri piccolissimi e stampata male, attaccata perfino capovolta. 

Scarica la tabella Excel con i dati qualitativi e semiotici

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