IBM ha annunciato i risultati del suo primo studio annuale condotto dall’IBM Institute of Business Value su 1700 Chief Marketing Officer di tutto il mondo, tra cui 68 italiani.
Se dalla ricerca emerge la tendenza generale allo spostamento degli acquisti verso le piattaforme online, favorita dal proliferare dei social media e dalla sempre maggior diffusione dei device mobili, questi sono i risultati di maggior rilievo per quanto riguarda l’Italia:
– I CMO italiani sottolineano l’importanza di avvicinarsi al cliente e di essere fortemente concentrati sul miglioramento dell’esperienza di acquisto del consumatore per avere successo nell’immediato futuro.
– Essi sono focalizzati sull’uso dei social media come canale di coinvolgimento dei clienti, facendo leva sugli strumenti di analisi dei dati e sul miglioramento degli strumenti delle metodologie per calcolare il ROI delle attività di marketing.
– I Chief Marketing Officer italiani prevedono di sviluppare un approccio multicanale che favorisca, nei prossimi 3-5 anni, l’uso di nuovi dispositivi quali smart phone e tablet
– I nostri CMO sono convinti che sia necessario continuare a sviluppare nuovi pensieri creativi e migliorare la collaborazione con tutte le figure manageriali, al fine di poter perseguire al meglio – all’interno e all’esterno dell’aziende – le proprie strategie di marketing.
Se si procede a una comparazione tra le risposte fornite dai CMO italiani e da quelli stranieri i dati che emergono con maggiore evidenza sono:
– I CMO italiani riconoscono, in misura maggiore (76% vs 67%) rispetto agli omologhi internazionali, che un maggiore approccio collaborativo con il cliente e la crescita dei canali di interazione con esso avrà un impatto sull’organizzazione di marketing. Sono invece meno convinti che i fattori demografici incideranno sulle strategie di marketing (24% vs 37 %).
– Ben il 74% dei CMO italiani ritiene che i social media rappresentino un canale privilegiato di coinvolgimento dei consumatori, a fronte del 56% dei colleghi stranieri.
– I Chief Marketing Officer del nostro Paese si sentono più preparati a gestire l’esplosione dei dati rispetto ai loro pari ruolo (43% vs 29), ma meno a calcolare correttamente il ROI delle strategie di marketing adottate (32% vs 44%).
– I CMO italiani tendono a utilizzare in maniera ridotta rispetto ai pari grado internazionali la customer analytics (60% vs 74%): questo li porta sottolineare con maggiore insistenza l’importanza di investire in tecnologia (79% vs 73%), capace di supportare il decision making.
– Essi prevedono di applicare, in maggior numero rispetto agli omologhi (87% vs 80%), gli strumenti tecnologici al campo delle applicazioni “mobile”.
– Uno dei principali ostacoli che viene segnalato dai CMO nostrani rispetto alla diffusione delle tecnologie è lo scarso allineamento con il settore IT (54% vs 45%).