Ikea dopo Hemma ritira l’usato. Francia e Italia
Marzo 2014. Ikea ha lanciato due anni fa in diversi paesi europei Hemma, un sito dove la community degli aficionados di Ikea poteva vendere i prodotti acquistati in un apposito spazio creato apposta. Il cliente poteva usare una apposita library dalla quale attingere la fotografia giusta e la didascalia appropriata, appendeva virtualmente il post e aspettava il compratore. Ikea non interveniva nella compravendita. Si limitava a sorvegliare.
La fine di Hemma
È stato (perché non c’è più) un ottimo sistema per fidelizzare ulteriormente al brand la business community. Poi il sito non è stato più accessibile. Hemma è stata chiusa il 1° febbraio 2014 e tutto il traffico deviato su “Spazio alla vita”: i video di Hemma possono essere visti sul canale Youtube, presto ci sarà la app di Second Hand sul canale Facebook.
E’ una scelta mossa, probabilmente, dalla volontà di concentrare gli sforzi sulle pagine proprietarie nei social network. I clienti possono comunque acquistare fisicamente i prodotti scartati o portati come reso direttamente nel mercatino delle occasioni, prima dell’uscita delle casse delle superfici maggiori (in Italia).
L’esperimento in Francia
Dopo l’Italia (da noi Ikea ritira l’usato in 17 negozi, entro agosto lo farà in tutta la rete) anche in Francia è stato attivato un esperimento sostitutivo di Hemma, con ampi spazi di comunicazione on line e non solo. “Date una seconda vita ai vostri mobili” è titolato il nuovo servizio, accessibile fin dalla main page. Addirittura si inizia con un gioco che serve anche ad indirizzare il cliente a quattro diverse soluzioni.
Riportare il mobile ad Ikea
Il cliente può riportare il mobile usato ad Ikea, in questo modo: riempie un questionario, aspetta la stima di Ikea per il prezzo. Entro quattro settimane dalla risposta riporta il mobile montato ad Ikea. In quel momento Ikea gli dà l’ammontare pattuito come buono sconto (non valido per il ristorante, la bottega svedese e i servizi).
Mille modi per ringiovanire il prodotto
Altrimenti Ikea suggerisce mille modi su come fare per rimodernare il prodotto che il cliente è indeciso se restituire: tavolo, sedia, letto o accessorio che sia.
La via del brocantage
Ma se il cliente non è contento di riportare il prodotto ad Ikea o i suggerimenti di rimodernamento proposti, Ikea suggerisce di portare il prodotto da un brocante, ce ne sono 50.000 dice la filiale francese.
La via della donazione
Oppure, ancora, suggerisce se non si è soddisfatti, la possibilità di donare il prodotto a una associazione caritatevole che lo metterà a disposizione delle famiglie più bisognose.
La via della discarica
Ultima occasione proposta: portare il mobile ad una discarica e pagarne il relativo costo. È l’ultima chance, ma Ikea segnala anche questa.
Fnac l’apripista
L’iniziativa di Ikea è già stata sviluppata due anni fa da Fnac che ritira tutti i prodotti, gli da un valore e restituisce al cliente buoni sconto. È il tentativo di svuotare le case dei prodotti ritenuti obsoleti (in questo caso l’elettronica di consumo) e allungare così la vita del prodotto, facendogli cambiare padrone, target e momento di consumo.
Un’iniziativa interessante che riporta al centro il tema sull’usa e getta, ormai ritenuto socialmente disdicevole come lo spreco, e sulla funzione d’uso del prodotto, un tempo ritenuta antiquata, ma tornata al centro del dibattito con tutto quel che ne consegue. Come nel caso di Ikea.