Ikea unisce business e sostenibilità

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Ikea unisce business e sostenibilità

Marzo 2016. L'incontro annuale di Ikea per la presentazione del report di sostenibilità e' sempre interessante per vedere a che punto si sviluppa il perimetro della sostenibilità.
Senza ipocrisie Stefano Brown, che della responsabilità e' il motore di Ikea, lo sottolinea con forza: "Il nostro modello di business mette sullo stesso piano profitto e sostenibilità, per creare valore; entrambi valorizzano qualità, servizio, competenze e i nostri prodotti". Il controllo del prodotto in Ikea e' totale sull'intero ciclo di vita del prodotto, fino al suo riciclo. Gli storici capisaldi di prodotto sono stati fino a poco tempo fa: funzione, qualità, prezzo basso e design. Adesso Ikea ha aggiunto la sostenibilità; nessuno degli elementi deve prevalere.

I progetti di Ikea sono diversi e basta citare "Ikea diventa rinnovabile" per capire il sentiero di sviluppo del retailer.
Il bilancio elenca le decine di interventi operati da Ikea sul territorio in favore di associazioni caritatevoli, ma è necessario citare l'azione sulle risorse umane (Quando tu cresci, Ikea cresce con te) e l'inizio del job sharing addirittura fra gli store manager o la possibilità per le persone di scegliere il proprio orario di lavoro, per capire il concetto di allargamento della sostenibilità.

Don Colmegna e l'etica
Intervento ala presentazione del rapporto don Virgilio Colmegna, presidente della Casa della solidarietà di Milano, ha avvertito: "È necessario aggiungere l'etica, rendendo tutti i processi trasparenti, senza ricorrere come si fa oggi alla emergenzialita', ma passando anche dalla bellezza e dalla felicità. Quando si parla di solidarietà e' necessario aggiungere diritti e rispetto, in questo modo la responsabilità sociale ci porta verso il futuro. L'etica infatti non è un fenomeno allo sviluppo ma un evento che ci traghetta nel cambiamento che stiamo vivendo. Le imprese, imboccando questa via hanno l'obbligo di mettersi insieme per produrre ancor più valore".

Anche il giuslavorista Michele Tiraboschi ha ribadito che l'impresa nel fare sostenibilità può diventare creatrice di welfare, rispettando i diritti, il territorio e l'ambiente, creando in questo modo un futuro anche per le giovani generazioni. Le imprese devono diventare un luogo di valorizzazione e di formazione delle persone, oltre che luoghi di produzione del valore e del profitto.

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