Il gelato Alta Qualità: brand stretching di Granarolo
Settembre 2012. Granarolo entra nel mercato del gelato con una nuova referenza della linea Alta Qualità.
Un prodotto che “sa di latte fresco” in tutto e per tutto:
. nel visual – che esalta la ricchezza del latte e la cremosità del gelato;
. nelle varianti di gusto – quelle classiche, della tradizione artigianale (fiordilatte, nocciola, cioccolato, crema, stracciatella);
. nelle proprietà organolettiche – che esprimono naturalità e genuinità.
E’ una novità destinata al successo, visti i trend del mercato cui appartiene, il posizionamento, il target a cui si rivolge, il prezzo.
Quello del gelato è un mercato di grandissime dimensioni (871,2 Mio€ nel 2011) che segna una crescita a volume del 6% (vs. ap); inoltre il segmento tubs (vaschette) rappresenta ben il 33,4% di tutto il mercato (dopo l’impulse multipack 59%, e prima del complete dessert 6,6% e dell’ impulse single 1%) – dati IRI 2011.
Il gelato Granarolo si differenzia dai leader (Unilever, Nestlè ecc) perché NON è fatto con latte in polvere reidratato, ma con latte fresco 100% italiano; e perché NON è arricchito dall’eccesso tipico del gelato industriale (granelle, caramello…), ma è ricco della semplicità di elementi genuini e artigianali.
Il target cui è destinato è composto da famiglie già fidelizzate alla linea “Alta Qualità” (latte, burro, mascarpone ecc.) e da consumatori di vaschette che cercano un gelato eccellente e garantito.
Il prezzo a scaffale è in linea con quello dei competitor (3,79€ ca.).
Alcuni punti di debolezza sul packaging:
. ok la forma, una sorta di “secchiello pieno di latte appena munto”; ma un vero secchiello ha anche il manico !!
. ko il materiale, cartoncino politenato, al tatto poco resistente, deformabile, quindi scomodo;
. dov’è il mandriano con la Lola?