Iper (Finiper) rilancia il vino store brand e punta al biologico

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Iper (Finiper) rilancia il vino store brand e punta al biologico

Ottobre 2012. Dal 18 al 21 ottobre, a Milano presso l’ipermercato di Piazza Portello va in scena la Festa del vino Grandi Vigne, un viaggio da nord a sud alla scoperta di vitigni autoctoni provenienti da tutte le regioni italiane.

Quattro giorni durante i quali sarà possibile degustare e acquistare le etichette Grandi Vigne e scoprire i segreti del buon vino: dal prosecco al barbera, dal dolcetto al barbaresco.
Si potrà inoltre assaporare la gamma speciale di vini biologici Grandi Vigne, vera novità di questo anno: una selezione di vini biologici presentati con un’ etichetta in fibra riciclata e con la promozione del riciclo dei tappi in sughero tramite l’associazione onlus  “A Braccia Aperte” che da anni ne promuove il riutilizzo (www.abracciaaperte.it). Sarà l’occasione per provare direttamente i profumi fruttati ed i ricchi aromi provenienti da vini prodotti secondo metodi rispettosi dell’ambiente, sia in vigneto che in cantina.

Alla Festa del vino di Piazza Portello sarà possibile incontrare i produttori della gamma Grandi Vigne che  saranno a disposizione del pubblico per illustrare le caratteristiche organolettiche dei propri vini, effettueranno momenti di degustazione in abbinamento a prodotti gastronomici tipici regionali tutti acquistabili sul posto e in tutto il circuito Iper, La grande i. I produttori saranno affiancati dagli esperti enologi di Iper, La grande i, Fabrizio Stecca e Salvatore Caraglia che spiegheranno il processo di produzione del vino, dalla vigna alla bottiglia!

“Il progetto Grandi Vigne è un’esperienza unica nel panorama della GDO europea – dichiara Antonella Emilio, Responsabile Sociale d’impresa di Iper, La grande i – siamo infatti la prima catena ad aver creato una linea esclusiva di etichette “di filiera” che non solo riunisce vignaioli e produttori di vino eccellenti nelle rispettive aree di produzione, ma privilegia le aziende agricole di piccole dimensioni. La filiera corta, conclude la dott.ssa Emilio, consente il miglior rapporto qualità/prezzo e la soddisfazione di tutti gli attori della filiera (viticoltori, GDO e consumatore) concetto che da sempre sosteniamo” .
“Il progetto Grandi Vigne ha precorso i tempi – conclude l’enologo Fabrizio Stecca – produzione a basso impatto ambientale dal vigneto alla cantina regolata da un rigido protocollo, il basso contenuto di solfiti e i controlli rigorosi sono infatti concetti moderni che Iper, La grande i impone da tempo a tutela dei propri clienti.

Il progetto dei vini biologici
Nell’autunno del 2011 è stata lanciata sul mercato la prima linea di vini da uve biologiche certificate ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale – provenienti da vigneti che rispettano la natura, dove non si fa uso di diserbanti e concimi chimici allo scopo di proteggere la ricchezza del suolo e valorizzare la biodiversità.
I vini biologici Grandi Vigne contengono valori minimi di solfiti, grazie al fatto che l’uva impiegata per la vinificazione è davvero sana e di qualità.
Il risultato è un vino molto fruttato e ricchissimo in aromi, prodotto da aziende bio di lunga tradizione, selezionate con cura, tutte già premiate con riconoscimenti internazionali ancora prima di entrare nella famiglia Grandi Vigne.
L’ecosostenibilità di questi vini parte dall’uva per giungere alla bottiglia, includendo l’etichetta e il tappo:
– bottiglia di vetro leggero (bordolese di 400 grammi) per contenere le emissioni di CO2 in tutte le fasi della produzione, del trasporto e dello smaltimento.
– etichetta progettata, in quanto a misure e forme, per ridurre al minimo lo spreco di carta e prodotta con fibra riciclata per l’80 per cento, sulla quale lo spazio ridotto per le informazioni è compensato dalla presenza del QR Code: uno speciale codice a barre che, inquadrato con l’obiettivo di uno smartphone, consente di collegarsi online al sito iNaturale per saperne di più.
– tappo, di sughero, per il quale Grandi Vigne e iNaturale hanno stretto un accordo con l’associazione senza scopo di lucro “A Braccia Aperte” (www.abracciaaperte.it), che da anni promuove il riciclo del sughero. Oggi questo materiale vivo è equiparato al legno e andrebbe consegnato alle isole ecologiche per il recupero.

Ad oggi vini biologici sono 6, a Natale diventeranno 7 con il Prosecco. Quello del biologico nel vino è davvero un progetto di qualità che anticipa i cambiamenti degli assortimenti di tutta la grande distribuzione associata italiana.

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