Iper-Scuola cucina: un luogo di umanità e di idee

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Iper-Scuola cucina: un luogo di umanità e di idee

Giugno 2013. Iper (Finiper) ha lanciato da tre anni Quaderni e Fornelli, una scuola di cucina ospitata nei locali del Portello di Milano.

. Cuoche. È animata da una coppia di cuoche, Annalisa e Federica, che hanno fatto della Scuola un luogo di incontro e di scambio di informazioni, un posto dove imparare, sorridere, relazionarsi e imparare a cucinare. Sulle due cuoche bisognerebbe scrivere un libro per l’onestà intellettuale e la capacità di coinvolgimento. Una prova? Danno indicazioni sull’acquisto delle materie prime da utilizzare anche di punti di vendita concorrenti all’Iper. Non è straordinario.

. Informazioni. Il titolo della lezione è un pretesto. RetailWatch ha presenziato al corso “La cucina per chi ha poco tempo”. In preparazione cinque piatti. In realtà per le informazioni ricevute se ne possono preparare almeno una decina, infatti Annalisa e Federica dispensano consigli a chiunque e rispondono a qualsiasi domanda, basta prendere nota e il prezzo speso per partecipare al corso acquista un nuovo valore. Un esempio? Scegliere il coltello giusto per lavorare il prezzemolo, abbandonando la mezzaluna e facendo più alla svelta e meglio.
Spiegano anche che le tendenze della scuola di adattano velocemente alla domanda: per tre anni hanno fatto corsi basati sul light; incredibilmente la crisi ha portato alla ribalta i piatti della tradizione, nel caso di Milano brasati, arrosti, lessi ecc.

. I partecipanti. È il secondo corso che seguiamo: molte donne, soprattutto ragazze, appassionate vere, esperte o meno. Questa volta ero l’unico maschio. Le battute sugli uomini si sprecano, ma fanno parte del gioco, serve amalgama e strizzatine d’occhio per tenere unita la classe. Qualcuna è un po’ imbranata, altre ascoltano davvero con attenzione. Ci sono signore di censo medio e ragazze della periferia. Tutte si assoggettano alla battuta: “Se alla fine volete mangiare dovete tagliare”.

. La cena. Tutti i piatti preparati vengono poi serviti a tavola con accompagnamento di vini: è la festa, la soddisfazione, il sorriso soddisfatto che si scioglie anche nell’applauso a Annalisa e Federica. La degustazione è lenta, come merita la scuola e ci si scambia altri pareri ancora sugli abbinamenti, le varianti, il costo.

. Insegnamenti. Ogni tanto ecco le citazioni esterne: “questo lo ha fatto anche la Parodi, ma fatto così è meglio, provate a…”. Non sembrano impressionare più di tanto le citazioni televisive, soprattutto le ragazze, che badano al sodo e approfondiscono subito la materia prima utilizzata.
I piselli in scatola? Per carità, si prendono surgelati, freschi non si può perché bisogna pulirli, ma in scatola mai. “No, per favore, la panna, no. No…”.

. Sovrastrutture. “La cucina è organizzazione, prima bisogna pensare cosa fare e come. Poi si fa”. Sentenzia Annalisa: “Se lo fate, diventerà quasi meccanico e le ricette veloci riusciranno ancora meglio”.

Cinque piatti veloci provati:
. Arrostini di indivia belga e speck
. Pasta alla calabrese, con patate, uova e pecorino
. Costine di agnello in crosta aromatica
. Involtini di trota al lardo con crema di piselli
. Budini di mele alle mandorle

Ultimo consiglio: preparate prima il dessert, se non esce bene siete sempre in tempo ad andare in pasticceria…

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