IRi dice che con il freddo i consumatori tornano ai grassi

Data:

IRi dice che con il freddo i consumatori tornano ai grassi

Febbraio 2017. Che freddo che fa? Addio mantra del benessere, a tavola ritornano carne (+14%), cioccolato (nelle sue varie forme +10%), superalcolici (+3%). Trionfo di patate e legumi per minestre fai da te. Sono i dati Iri per italiani.coop che ha studiato la dieta degli italiani nelle prime tre settimane di gennaio 2017.
 
Uno studio per Italiani.coop
La neve e il freddo, infatti, cambiano i cibi sulle nostre tavole e quelli nelle nostre dispense. Addio mantra del benessere, gli italiani costretti a casa riempiono i carrelli di carne, cibi grassi, cioccolate e nelle dispense tornano patate, legumi e surgelati. Iri ha analizzato per www.italiani.coop (lo strumento di ricerca e analisi curato dall’Ufficio Studi Coop) le vendite del mese di gennaio. Ha poi confrontato i dati con i trend dello stesso mese negli ultimi due anni. Ciò che ne è emerso è che la richiesta di alcuni prodotti abbassandosi le temperature è esplosa modificando, a volte anche di molto, lo stile alimentare nazionale.
 
Viva il cotechino
Se la fuga dalla carne ha caratterizzato i consumi degli italiani degli ultimi anni (2010/2016 -13%) complice sicuramente la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità che poco più di un anno fa associava l’uso frequente di carni rosse con la possibile insorgenza di tumore, con la neve fuori dalle finestre nello scorso gennaio il mantra salutista è stato presto dimenticato. Nelle prime tre settimane del 2017, le vendite di cotechini e zamponi hanno registrato un +30% (e qui il dato è certo agevolato dagli sconti post-festività), ma anche la carne bovina fresca ha segnato un +14% seguita da salumi e suino (rispettivamente +10% e + 8%. Anche i prodotti dei caseifici, soprattutto i più strutturati sono cresciuti: +9% per il Grana e +5% il mascarpone
 
Meno cibi freschi
E il gelo ha spazzato via anche l’attenzione per i cibi freschi e freschissimi (normalmente l’80% degli italiani mangia frutta e verdura ogni giorno). Invece a gennaio per fare in modo di uscire il meno possibile, gli italiani hanno comprato più cibi a lunga conservazione come patate, zuppe e legumi e si sono lasciati tentare da minestre fatte in casa o quasi. È cresciuto del 17% e del 13% l’acquisto di tuberi da trasformare in purè o altri contorni. In salita anche i preparati per il brodo (+6%), i legumi (+4%) e la pasta all’uovo (+6%). Molto più venduti le verdure surgelate e il pesce surgelato, rispettivamente +14% e + 11%.
 
Cin cin
E passando tante ore a casa e forse meno in palestra, sprofondati sui divani gli italiani hanno bevuto di più (gli spumanti segnano un +12% e i liquori un +3%), gustato cioccolata in tutte le sue varianti (ovetti, praline, snack, e creme spalmabili tutti con oltre un +10%). Per assicurarci un po’ di zucchero mentre la neve cadeva fuori dalle nostre finestre, anche l’acquisto di torte pronte è cresciuto di oltre il 3%. E tra i beni non alimentari, c’è n’è uno che ha registrato la best performance: +35% la vendita di creme per mani.
 
Scarica qui le tabelle di IRi
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.