Kamps rivede il concept della cafeteria, ma la cucina è una chimera
Novembre 2012. Kamps, la catena tedesca di cafeterie e panetterie eat in eat out, ha recentemente rivisto il concept.
. La promessa. La promessa di essere come in cucina non è mantenuta, al di là di trovarlo scritto in comunicazione. Il posizionamento sulla cucina è senz’altro azzeccato perché la cucina singifica artigianalità, casa, famiglia, naturalità, slow, ecc. Ma il nuovo concept appare per lo più una cafeteria industriale con qualche muro a vista (come nel caso di Urban Outfitter nell’abbigliamento, per dare un significato in più di autenticità).
. Layout e ergonomia. Spazi ben disegnati e il tavolo vicino è sufficientemente lontano.
. Prodotti. Rimane la bontà dei prodotti e la capillarità della rete di vendita che in Germania sono essenziali per fare retail e tramite i quali si perdonano molte distrazioni.
. Prezzi. Rimane il rapporto qualità prezzo a difendere la storia di Kamps.
. Personale. Approccio nella norma.
. Toilette. Pulite durante la visita, nonostante l’ora di pranzo.
Punti di forza
Capillarità rete, Produzione industriale ma di qualità, Riverniciata all’immagine
Punti di debolezza
Promessa non mantenuta, Naturalità industriale? Non esiste con i muri al vivo, ci vuole ben altro
La sostenibilità di Kamps
Impatto ambientale 3
Solidarietà 3
Legami con il territorio 4
Naturalità 4
Organic-bio 3
Artigianalità 3