Simone Zucca, Director Retail, Fashion Luxury & Finance, Google Italy
Ottobre 2020. L’utilizzo della tecnologia da parte di aziende e persone quest’anno ha subito una forte accelerazione. Se pensiamo ai mesi di lockdown, l’impulso dato dallo smartworking, dall’e-commerce, dalla didattica a distanza, dalle videoconferenze, come strumenti per mantenere un contatto diretto con le persone care, sono tutti elementi che hanno avuto un notevole impatto sull’adozione del digitale; secondo uno studio di McKinsey, abbiamo visto un’accelerazione di circa cinque anni in otto settimane nell’utilizzo della tecnologia. Le persone trascorrono molto più tempo online e questo si riflette anche nei comportamenti di acquisto, in un contesto in cui le vendite online sono in crescita.
Questo ci pone di fronte a interessanti spunti di riflessione per il settore; se la crescita dell’online è continua e determinante, è interessante osservare come questa possa avere un impatto positivo per la ripresa del retail. Così come gli strumenti digitali sono stati in diversi contesti fondamentali nel corso dei mesi più duri che abbiamo affrontato fino ad ora quest’anno, anche ora per il retail possono essere una risorsa cruciale per il proprio business e per andare incontro alle esigenze dei consumatori, alla ricerca di esperienze sempre più fluide e integrate: infatti, entro il 2024, si stima che il 53% delle entrate generate dalla vendita al dettaglio andrà ai retailer che sapranno integrare un’offerta digitale nei loro modelli di business e che nei prossimi cinque anni i retailer che disporranno di una offerta digitale potranno incrementare le vendite, anche laddove i clienti sceglieranno di concludere il loro processo di acquisto nel negozio fisico.
Siamo di fronte a uno scenario in cui online e offline convivono e si valorizzano in maniera virtuosa. Nel corso di quest’anno, ripensare alla propria strategia digitale è stato fondamentale per molti retailer. Un esempio è Kasanova. Con più di 400 negozi in Italia tra diretti e affiliati e il 95% dei ricavi dell’azienda derivante da canali offline, durante il periodo di lockdown Kasanova ha dovuto ripensare completamente alla propria strategia e concentrare gli sforzi sul proprio e-commerce. Insieme all’agenzia Queryo, ha individuato le categorie merceologiche per le quali le ricerche online erano in aumento, come per esempio i prodotti per l’igiene e la pulizia, ma anche gli impastatori. Questo ha permesso a Kasanova di definire campagne ad hoc per aumentare la propria visibilità e consolidare la propria presenza online e, anche grazie all’utilizzo di Google Ads, l’azienda ha visto crescere i ricavi provenienti dal digitale del 1.600% e un ritorno sugli investimenti del +90% rispetto all’anno precedente.
Sono tanti gli esempi di aziende del settore che con resilienza e creatività hanno rivisto le proprie strategie, con l’obiettivo principale di affrontare un momento di difficoltà e allo stesso tempo di andare incontro alle esigenze dei propri clienti. In Google forniamo il nostro supporto ai retailer per accelerare la loro ripresa attraverso strumenti e training che possano aiutarli in questa fase di cambiamento. All’interno del nostro sito dedicato a Italia in Digitale, il nuovo piano di Google annunciato a luglio per accelerare la ripresa economica del Paese attraverso progetti di formazione, strumenti e partnership, è disponibile infatti una sezione interamente dedicata al retail, che raccoglie tutti gli strumenti Google e le risorse pensate appositamente per supportare le aziende del settore.
Ripartendo dall’esempio di Kasanova, che ci mostra concretamente come una pianificazione guidata da dati e insight possa rivelarsi di successo, possiamo menzionare Categorie Retail in Crescita, lo strumento di Google che permette di capire quali sono le categorie di vendita al dettaglio in rapida crescita nella Ricerca Google in Italia su base settimanale, mensile e annuale, insight utili per definire la propria strategia online.
Tra i numerosi strumenti e risorse che mettiamo a disposizione dei retailer, due in particolare possono supportarli nel migliorare la propria presenza online: da un lato Grow My Store, una piattaforma che senza costi restituisce un report sulla qualità del proprio sito, un aiuto per indirizzare il potenziamento del proprio sito e-commerce e migliorare la sua fruibilità. Dall’altro Google My Business, che permette di creare una scheda personalizzata con testi e foto della propria attività, dove aggiungere i propri orari di apertura, rispondere alle recensioni degli utenti e non ultimo permette di apparire su Google Maps, per rendere ancora più semplice farsi trovare e comunicare con i propri clienti, integrando l’esperienza online e offline.
Oggi le difficoltà sono ancora molte e non mancheranno sfide future: in questo contesto, competenze e strumenti digitali possono aiutare le aziende retail a sostenere la ripresa e possono fornire loro le risorse necessarie per affrontare questa fase di cambiamento.