Luglio 2019. Ci sono dei luoghi comuni che ogni tanto riemergono dal silenzio e tentano di spiegare il cambiamento degli acquisti alimentari.
. il volantino non più letto, e non è vero, è appunto un luogo comune,
. la lista della spesa che la fa sempre meno gente di quel che si pensi.
Anche quest’ultimo comportamento è un luogo comune.
La lista della spesa gli acquirenti della GDO la fanno eccome. Lo dicono le ricerche di Nielsen, IRi, GFK.
Il problema semmai è come gli italiani fanno la lista della spesa.
Facciamo una media di dati e ragioniamo su questa.
Se poi si confrontano questi dati con quelli evidenziati qualche anno fa si scopre che in cinque anni le persone che fanno quasi sempre la lista della spesa sono poco meno della metà dei campioni indagati, rispetto a un 30%.
La modalità carta e penna è agevolata anche dalla pressione promozionale e dal volantino stesso che diventa una parte della lista della spesa: in questa insegna scontano questa marca-prodotto, in quest’altra insegna questa marca-prodotto e via dicendo.
La modalità elettronica è più facile per l’ergonomia del computer, lo smart phone è davvero scomodo, soprattutto per le persone anziane.
Rimane chi la fa con la memoria, che invariabilmente esce dal supermercato con le uova e il latte che già erano abbondanti nel frigorifero. Ahi, la memoria.
Io uso Alexa (Amazon Echo è ovviamente in cucina) e poi al super o all’iper tiro fuori l’App di Alexa sul cellulare.
Penso di essere tra i pochissimi che lo fanno (anche Google Assistant e Siri però consentono di farlo).
Mi chiedo se questo diventerà un’abitudine per più persone in futuro.
Sarebbe interessante se Nielsen, IRI e GFK alla prossima occasione chiedessero anche questo, come sotto-risposta possibile per chi usa lo smartphone.
E’ un corretto suggerimento Oliviero, lo giro alle società di ricerca, grazie