La MDD Mainstream alla prova del tempo e dello scaffale

Data:

La MDD Mainstream alla prova del tempo e dello scaffale

Marzo 2018. Nel mese di febbraio abbiamo invitato i lettori a votare sul quesito qui sotto:
 
La MDD, marca del distributore, Mainstream deve essere valorizzata in futuro:
 
Ecco i risultati:
 

 
A giudizio di RetailWatch, sentendo anche i pareri di alcuni retailer, la Mainstream, è quella che oggi dovrebbe essere un cantiere aperto. È la MDD, la marca del distributore, con il più alto numero di referenze e con l’incidenza di fatturato più alta. È stata riempita più e più volte nel corso degli ultimi anni con nuovi segmenti e nuovi prodotti. Ecco perché sosteniamo che dovrebbe essere un grande cantiere aperto di rifacimenti e di riposizionamento.
 
Roberto Nanni, responsabile MDD di CoopItalia, ha più volte detto, leggete qui l’intervista a RetailWatch, che doveva essere rivista. E lo ha fatto.
 
Maniele Tasca, Dg di Selex, ha sostenuto recentemente che la MDD Mainstream deve essere riposizionata in toto e deve servire per arginare la competizione di prodotto e di prezzo con il discount, leggete qui l’intervista.
 
Silvia Barbieri, esperta di branding, ha ripreso l’argomento accostando, la MDD ai brand dell’IDM, l’industria di marca, per sottolineare come entrambe si trovino di fronte ad un bivio, leggete qui l’articolo
 
Le risposte al sondaggio di RetailWatch vanno più o meno nella stessa direzione: la MDD Mainstream deve essere innanzitutto più competitiva di prezzo e poi deve essere riposizionata nella comunicazione a scaffale e nel packaging per differenziarsi e essere immediatamente vista e acquistata.
 
Tutto bene quindi?
 
Non si direbbe perché i numeri di IRi, espressi a Marca2018 da Gianmaria Marzoli, non rilevano questo grande, auspicato cantiere della Mainstream. Leggete qui l’intervista. È ovvio che dalle dichiarazioni al cambiamento, al vedere un lineare differente ce ne corre di tempo. Il tempo è la risorsa scarsa del retail fisico nella competizione con l’on line. Il primo sembra una lumaca, il secondo una lepre velocissima.
 
Serve, lo avrete capito, uno sforzo gigantesco, che si intravvede, ma poco, per vedere un reale cantiere in opera e verso la conclusione.
 
Un cantiere che se è avanti in Coop è molto indietro in molti altri retailer e nei loro punti di vendita.
 
È vero che sono stati fatti molti passi in avanti nell’alto di gamma con risultati eccellenti, ma è il Mainstream che possiede ancora la più elevata incidenza di fatturato nelle MDD.
 
Noi aspettiamo perché di tempo ne abbiamo, ma i retailer hanno lo stesso tempo a disposizione? I voti del sondaggio sono solo auspici o buone intenzioni?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.