La shopping experience on e off line fa evolvere il mercato
Maggio 2016. Come sta evolvendo la shopping experience? O meglio: come sta evolvendo quella fisica e quella on line? Meglio: come si sta integrando la shopping experience virtuale con quella fisica?
Sono le domande alle quali un apposito convegno a Cibus 2016 ha risposto: “Retail information&design, soluzioni e tecnologie abilitanti per l’evoluzione della shopping experience”.
Ormai siamo davanti all’ibridazione di molti retailer, spiega Antonella Pirro, partner di Focus Management. E l’innovazione significa sempre più differenziazione e personalizzazione. Su questa, on e off line, devono svilupparsi, fino al post vendita, ultimo tassello della shopping journey creando una relazione continua e futura.
La comunicazione digitate e quella fisica si devono contaminare, producendo nuovi modalità di messaggio a seconda delle posizioni e dei momenti, dice Luciano Roznik, creative director di Allways. La sua esperienza ha prodotto un nuovo system in Carrefour Gourmet di Milano-vle Bezzi, del quale RetailWatch più volte si è occupato.
Un nuovo sistema di comunicazione
Lo smart customer – spiega Andrea Ventura, managing director di Cefla Shopfitting – è il cliente che ha sempre uno smartphone con sé e sa sfruttarne le potenzialità. È proprio attorno a questa persona che prenderanno forma i progetti che guardano al mercato in divenire.
Il consumatore moderno è sempre più attento nella scelta della qualità degli alimenti, alla loro tracciabilità, alla salubrità. Tutte informazioni che il produttore e il retailer, grazie a questo innovativa rete di trasmettitori a bassa energia possono veicolare all'istante e ininterrottamente, direttamente al consumatore mentre fa shopping. Possiamo interagire con il cliente all'interno del punto vendita ed inviargli un messaggio customizzato – spiega Ventura – oppure anche solo comunicare con i clienti che sostano davanti a un singolo espositore. In entrambi i casi possiamo inviare all'istante dei messaggi personalizzati sugli smartphone dei consumatori, in base alle loro abitudini o alla loro profilazione: dal coupon per lo sconto sul prodotto che si trova a pochi centimetri da lui, al tutorial su come si utilizza al meglio un certo ingrediente, fino alla presentazione di nuovi prodotti o alla segnalazione di un nuovo articolo in vendita.
L’esperimento di Nestlé
Abbiamo aperto un negozio di 600 mq a Vevey (Svizzera), dice Frederic Jean Girard, Corporate customer category manager di Nestlè, nel quale vendiamo i nostri brand nelle categorie di appartenenza. Abbiamo applicato un sistema di beacon attraverso il quale stiamo provando nuove modalità di comunicazione finalizzate alla vendita. Lo stesso system lo stiamo finalizzando con Cefla e Joint Tag su una piattaforma Kariboo per approfondire il lavoro con i beacon nella sede di Milano.
Tramite le nostre tecnologie di evidenziazione dei prezzi basate sull’NFC, dice Alessio Guffrè, direttore generale di Ses, Intermarchè a Issy les Moulineaux, sta già facendo colloquiare gli smart phone dei clienti e la loro interattività con lo scaffale reale. È un esperimento che dura da quasi un anno e I risultati sono più che soddisfacenti.
Il supermercato Coop di Expo si fonde nella rete
Tutte le tecnologie sviluppate e utilizzate dal Supermercato del futuro a Expo stanno trovando applicazioni nei negozi fisici Coop, spiega Gabriele Tubertini, direttore SI e organizzazione di Coop Italia. Quest’anno apriremo nell’area 1 Nielsen un nuovo supermercato utilizzando proprio le tecnologie dell’Expo.
Che dire? Le tecnologie, come si vede dalle diverse relazioni, ci sono e sono provate sia in pubblico sia in private per non sbagliare. A giudizio di RetailWatch vedremo entro breve diverse applicazioni di shopper experience incrociata (on e off line) che costringeranno il sistema del largo consumo a nuove riflessioni.