Novembre 2011. Probabilmente le vendite di Lacoste avevano qualche problema negli ultimi tempi, soprattutto nelle fasce più giovanili. Ecco che allora il vecchio coccodrillo, verde, lancia una nuova insegna e il coccodrillo si infiamma (il difetto di branding, in questo caso, non è cosa di poco conto). La nuova insegna è stata aperta in una strada dove di alternativo c’era molto e oggi c’è poco, con le grandi griffe pronte a investire e quindi a omologare anche questa zona. L’immagine è sicuramente differente dal negozio monomarca tradizionale, un po’ asettico e perfettino. Il nuovo concept Live è marcatamente underground, forse un po’ troppo, con quel murales finto sul fondo del negozio e l’insegna al neon. È stato allargato l’assortimento di calzature; il brand sui capi, seguendo le indicazioni di Abercrombie&Fitch, è ingigantito. Insomma: siamo passati dal minimalismo dei campi da tennis del Roland Garros di Parigi al marchio gridato a gran voce dell’undergorund. I prezzi però sono alti.
Punti di forza
Brand storico, Assortimento allargato, Investimento
Punti di debolezza
Atmosfera un po’ finta, campagna pubblicitaria altrettanto finta e omologante rispetto a altre insegne che hanno già battuto la stessa strada