L’execution del riso AnnoMille-IlViaggiatorGoloso/U2. Insomma…
Novembre 2017. Abbiamo già presentato le tre nuove referenze del riso AnnoMille di IlViaggiatorGoloso/U2-Unes, l’alto di gamma dell’alto di gamma. Un progetto fantastico.
Prima di entrare nel merito dell’execution nel punto di vendita chiediamo scusa per la pedanteria a Mario Gasbarrino, l’AD, e a Roberto Comolli, il direttore acquisti, (e a Gabrile Nicotra, novello direttore acquisti di Finiper e al direttore marketing e vendite Rossella Brenna). Ma so di godere del loro rispetto.
Il problema è l’execution nel punto di vendita fisico.
Stiamo parlando di un prodotto di estremo valore, che va oltre il biologico e il naturale, giustamente nessuno dice che è un prodotto biologico o peggio naturale, perché è prodotto in una terra che non c’era, un’oasi umida di 500 ha, creata dalla famiglia Natta su un terreno di 1.400 ha, un terreno ri-naturalizzato con una bonifica radicale, riportandolo di fatto all’Anno Mille, nome del riso e del progetto.
Proprio perché è un prodotto prezioso andrebbe trattato con il massimo della cura.
Entrando quasi involontariamente (ma non troppo) ieri in un U2 abbiamo cercato il riso, anzi i tre risi AnnoMille.
Nel lineare del riso non c’erano (il direttore, interpellato, ha detto che ci sarà nei prossimi giorni).
C’era invece alla fine dell’ortofrutta, dietro un plinto un espositore, un quarto di pallet, un po’ nascosto. Era dotato di tutte e tre le referenze, dei leaflet che spiegano il progetto e le valenze del riso. C’era anche il prezzo: 2,90 euro (possiamo dire? Regalato! Ma fa parte del concetto di democratizzazione e del posizionamento di accontentarsi di meno margine da parte di U2-Unes).
È sufficiente un simile espositore per lanciare l’alto di gamma dell’alto di gamma, che copre il progetto OasiControllate?
Insomma…
È un problema di touch point, fisici e virtuali che andrebbero innescati per far apprezzare questo piccolo giacimento merceologico a soli 2,90 euro.
Ovviamente non c’è la promoter, e va bene, è un costo.
Però: visto che si possono utilizzare altri touch point bisognerebbe:
. spiegare prima l’oasi della Cassinazza e il progetto di recupero, magari con dei poster nelle vetrine, aerei, sia all’ingresso sia nella categoria del riso,
. poi spiegare tutte e tre le referenze, una per una, visto che parliamo di un prodotto che non si consuma tutti i giorni,
. magari prevedere delle piccole confezioni da 100 gr da dare per prova,
. la persona addetta all’ortofrutta, visto che il quarto di pallet è posizionato li vicino addirittura fra l’ortofrutta e gli snack, dovrebbe spiegare…
. forse converrebbe fare delle spille o qualcosa del genere e darle a tutto il personale perché le porti e inneschi la domanda: cos’è l’AnnoMille, il riso dell’AnnoMille?
Quello dell’execution nel self service di massa è un problema per chiunque, non solo per questo progetto AnnoMille. Eppure il valore vero lo si vede alla fine, quando arriva alle orecchie, agli occhi, alle mani del cliente. E non c’è Amazon che tenga se il lavoro è stato fatto a puntino.