Liberatore-F.Angeli: merceologia degli alimenti
Febbraio 2015. Il cibo, il food, si è certamente democraticizzato ma anche se adesso tiene banco in televisione con ogni probabilità molte persone guardano le trasmissioni dei cuochi senza capire granchè di materie prime, della loro provenienza, delle loro caratteristiche tecniche, della loro sensibilità. Purtroppo oltre alla democratizzazione assistiamo anche a una sorta di giro di tavoli da bar, dove il food serve come argomento per rompere il ghiaccio a tavola e forse poco più.
Ben venga questo libro di Lolita Imperatore (Merceologia degli alimenti, Franco Angeli, 31 euro), docente dell’Università di Chieti-Pescara, perché cerca di fare chiarezza proprio sul concetto di merceologia, un focus che servirebbe a molti operatori per meglio fare il volantino, cartaceo e on line, e spiegare, oltre al prezzo, anche le caratteristiche merceologiche dei prodotti. Forse si tratta di tradurre in argomenti e parole di marketing alcune evidneze scientifiche, ma è proprio necessario in epoca di necessità informative e di fare informazione.
Il metodo
Ogni categoria alimentare è analizzata partendo proprio dalla classificazione commerciale e dalla composizione della materia prima stessa, un aiuto proprio a chi vuole capire in profondità l’esposizione commerciale dei prodotti.
Prendiamo un esempio, ma solo per capirci: il formaggio. Le valutazioni commerciali avvengono attraverso test e passaggi, notando i rigonfiamenti, le sfogliature, le screpolature, i rammollimenti, le colature. Tutti elementi che il consumatore sta notando, magari non esprimendo in modo scientifico il suo approccio e la sua diagnosi, ma che sta notando.
Oltre al fresco, ortofrutta compresa, la Imperatore prende in considerazione anche i prodotti conservati e i liquidi.
Da leggere.