Quale tra il pesto Coop e quello Esselunga ottiene un punteggio migliore nell’ambito del nostro test? Entrambi appartengono alla categoria premium ma uno dei due spicca per sapore, fedeltà alla ricetta tradizionale e informazioni per il consumatore.

Abbiamo scelto di paragonare due pesti MDD: il “pesto genovese” di Coop a marchio Fior Fiore ed il “pesto” di Esselunga facente parte della linea “I Top Esselunga“. Gli acquisti sono stati fatti, rispettivamente, nei punti vendita di Varese e Sesto Calende.
Come nel caso dei tortelloni ricotta e spinaci e della pasta sfoglia, anche per il pesto MDD sono stati analizzati confezione, ingredienti, valori nutrizionali e sapore. Essendo il prodotto un condimento, in questo caso, l’assaggio è stato fatto sia in purezza sia con della pasta cotta in acqua non salata.
Esselunga è un punto di riferimento sempre stabile per i consumatori, anche grazie alla sua offerta di linee premium come Elisenda nei freschi di pasticceria o come I Top di Esselunga di cui trattiamo in questo articolo. Coop qui compete con il proprio brand Fior Fiore, marchio dedicato a prodotti di alta gamma accuratamente selezionati e generalmente apprezzati dai clienti.
Ingredienti, valori nutrizionali e costo
La valorizzazione degli ingredienti è evidente in entrambi i pesti MDD. Elementi come il basilico D.O.P ed il Grana Padano D.O.P. sono infatti presenti in tutti e due i prodotti. Le ricette sono però diverse: nel caso di Esselunga Top, ad esempio, riscontriamo anche la presenza di ingredienti lontani dalla tradizione, ovvero burro, olio di semi di girasole e noci.
Nel pesto Esselunga, inoltre, l’aglio costituisce l’1% del “prodotto finito” mentre il basilico genovese DOP il 17%. Si segnala anche la presenza di acido ascorbico come antiossidante.
La lista ingredienti Coop è più breve: olio extravergine di oliva 100% italiano come primo ingrediente, il 29% di basilico genovese DOP, aglio presente allo 0,3%, tre formaggi DOP (Pecorino Romano, Grana Padano e Parmigiano Reggiano), pinoli, acido ascorbico e acido citrico.
Prezzo al chilo
Il vasetto di pesto Coop Fior Fiore, da 130 g, è stato acquistato a 2.82 euro, scontati rispetto ai 3.76€ standard (28.92 €/kg): una promozione per il momento fissa e slegata dalla tessera soci. La vaschetta di pesto Esselunga Top da 140 g è proposta al pubblico a 2.59€ che saranno scontati del 10% se si paga con carta Fidaty Oro (18.50 €/kg).
Confezione

Le confezioni scelte dalle due aziende sono diametralmente opposte una rispetto all’altra, da molti punti di vista. Coop Fior Fiore sceglie il vasetto di vetro trasparente con tappo a vite. Si tratta di un’opzione ecologica, spendibile nel riciclo casalingo e che rimanda ad un concetto di artigianalità.
La linea è essenziale: il colore bordeaux conferisce al packaging un taglio premium e si preferisce attribuire maggiore spazio alle informazioni prodotto piuttosto che alle immagini dei singoli ingredienti, presenti ma ton sur ton.
Il pesto Coop è poi prodotto da Il Pesto di Pra’ Bruzzone e Ferrari Srl a Genova Pra’.

Esselunga Top, invece, sceglie una vaschetta di plastica dove il pesto, sotto il coperchio bianco, rimane comunque visibile. È una soluzione meno pratica rispetto al vasetto: una volta aperta la vaschetta, infatti, è difficile chiuderla senza provocare una fuoriuscita del prodotto. A differenza di Coop, poi, Esselunga graficamente preferisce mettere maggiormente in risalto l’immagine dei singoli ingredienti.
Il pesto Esselunga Top è prodotto da Esselunga stessa, nello stabilimento di Limito di Pioltello (MI).
Informazioni ed etichetta

È poi opportuno notare le differenze in termini di comunicazione presente sul prodotto. L’etichetta Esselunga Top, ad esempio, riporta semplicemente gli ingredienti e i valori nutrizionali. Il pesto Coop Fior Fiore, invece, oltre a questi dati, presenta una corposa sezione descrittiva. Leggendo l’etichetta, possiamo conoscere infatti l’origine precisa del basilico, come usare il pesto per esaltarlo e quanto usarne per condire la pasta.
In più, Coop suggerisce anche come fare la ricetta tradizionale ligure con patate e fagiolini: fattore davvero apprezzabile. Presente anche un box che segnala come il prodotto sia stato realizzato senza discriminazioni e sfruttamento del lavoro.

Sia Coop Fior Fiore che Esselunga Top tengono ad evidenziare sulla confezione il marchio “Basilico Genovese D.O.P.”. Nel caso del pack Esselunga però, a differenza di quello Fior Fiore, si tratta in pratica dell’unica informazione saliente inserita sul fronte della confezione.
Aspetto e assaggio in purezza

Come detto, la ricetta cambia molto tra i due articoli analizzati ed è già evidente quando si guarda il loro aspetto. Aprendo il vasetto Coop Fior Fiore si nota subito il colore verde scuro e vivido del prodotto, molto brillante e piacevolmente grezzo nella texture, decisamente simile ad un pesto ottenuto utilizzando il mortaio. Sul cucchiaio, il pesto rimane stabile, seppure non sia particolarmente denso: non si tratta di una crema, dunque, ma di un agglomerato ben amalgamato di ingredienti.

Il pesto Esselunga Top risulta più chiaro e opaco, la texture è cremosa e il basilico spicca di meno. Come consistenza è decisamente denso: il cucchiaino lascia un solco ben visibile nel composto. Nonostante l’aspetto più delicato, il profumo di aglio è più intenso rispetto a quanto riscontrato per il pesto Coop (in virtù di una percentuale molto maggiore negli ingredienti. Lo ricordiamo: 1% di aglio per Esselunga, 0,3% di aglio per Coop).
Sapore
Assaggiato in purezza e a temperatura ambiente, il pesto Fior Fiore restituisce immediatamente un sapore netto di basilico. Non risulta affatto unto al palato, nonostante l’importante quantità di olio. Aglio e formaggio sono poi in perfetto equilibrio sia tra loro sia con il basilico.
Il pesto Esselunga Top è decisamente più sapido e condito: aglio e formaggio tendono a prevalere sul basilico, il primo in modo piacevole per gli amanti dell’ingrediente, il secondo invece un po’ troppo marcatamente. Si sente una forte presenza del burro che può apparire eccessiva. Essendo poi l’olio emulsionato completamente, il tutto risulta molto più pesante e meno delicato rispetto al competitor.
Assaggio su pasta


Abbiamo deciso di utilizzare, per entrambi gli assaggi, le quantità suggerite sul vasetto di Coop Fiore Fiore. Quindi: 30 g di pesto per 80 g di trofie, che abbiamo cotto in acqua non salata così da testare più precisamente il sapore.


Il pesto Coop è più morbido, e l’olio rimane sul fondo del piatto: apprezzabile, perché all’assaggio si conferma molto piacevole e forte il gusto di basilico. Cuocendo la pasta “in acqua poco salata”, esattamente come suggerito sulla confezione, anche la sapidità finale risulta estremamente bilanciata.
Il pesto Esselunga Top si conferma più cremoso e pastoso, una crema piacevole nell’insieme con prevalenza tuttavia del formaggio e della componente grassa. Soprattutto, risulta abbastanza sapido nonostante la cottura senza sale della pasta: salandola, come viene spontaneo fare, il prodotto diventa eccessivamente sapido. L’1,7% di sale su 100 g di prodotto si sente, quindi, rispetto all’1,5% impiegato da Coop.
Pagella finale

Nonostante il gusto nell’insieme abbastanza piacevole, nonché l’impiego di ingredienti DOP e di qualità, si rimane delusi dal pesto Esselunga Top. Vero che il nome del prodotto è un generico “pesto” e non “pesto genovese” come nel caso di Coop, ma vantando l’origine del basilico da consorzio ci si aspetta un pesto tradizionale, senza quelle aggiunte sopra descritte le quali, in definitiva, lo rendono meno apprezzabile. In questo frangente, dunque, è Coop a passare il nostro test.
Coop – Fior Fiore 8
Aspetto 9
Ingredienti 8
Gusto in purezza 8,5
Con la pasta 8,5
Confezione 7,5
Rapporto qualità/prezzo 7
Esselunga – Top 6,5
Aspetto 6,5
Ingredienti 5,5 (per la presenza di burro, olio di semi e noci)
Gusto in purezza 6,5
Con la pasta 6,5 (voto che scenderebbe, salando la pasta)
Confezione 6
Rapporto qualità/prezzo 8