Il lavoro di Xerra, fotografo per formazione ma artista per storia, ci porta indietro ai tempi di Man Ray: le immagini infatti nascono da un “fortunato” errore nel suo studio fotografico, in cui due prove di stampa casualmente si sovrappongono. E questo errore, esattamente come era stato per Man Ray nel caso dei rayographs, si rivela una scoperta da approfondire e controllare.
Un errore, quindi, inizialmente casuale ma successivamente generato, dominato e tradotto in linguaggio espressivo. Generare l’errore per Gionata vuol dire uscire dal sistema di controllo dell’apparecchio. Dominare quello stesso errore significa non accogliere in modo passivo il risultato del processo erroneo, ma utilizzarlo per dilatare il racconto. Nelle sue opere non è fondamentale cogliere la visione sintetica della realtà, tipica delle fotografia, quanto piuttosto interpretare la storia e il racconto che esprimono l’opera medesima.
I lavori di Xerra possono essere considerati come dei montaggi. Le immagini capovolte, sovrap- poste, rese spesso indecifrabili dall’intervento dell’inchiostro trascinato dalla macchina, appa- iono come visioni insieme reali e fantasmatiche, entrando così nell’ambito di quella percezione totalmente soggettiva che può appartenere anche ai territori del ricordo, della memoria e del sogno.
Una installazione premonitrice del futuro nella comunicazione in store
Ha proposto, inoltre, in una grande installazione multimediale. L’artista pone a confronto tutti gli elementi della sua poetica e del suo approccio tecnico alla fotografia e all’immagine. La fotografia torna così ad essere costruita, ma le imma- gini si rimandano in una spirale senza fine di storie che si aprono, si chiudono, prendono strade impreviste per tornare all’inizio, o per trovare un’altra direzione ancora.L’esposizione nasce da un’idea di Pierluigi Bernasconi, fondatore e amministratore delegato di Mediamarket, appassionato di fotografia e grande esperto di tecnologia, il quale identifica nei lavori creati da Xerra, con i loro colori, riflessi e interferenze, la forza espressiva ideale per raccontare il rapporto tra il vissuto quotidiano delle persone e la tecnologia. “La tecnologia, spauracchio collettivo o passione individuale degli anni 70 e 80” afferma Bernasconi “non è più relegata in ambiti di applicazione marginale, sia pure di valore, ma vista come soluzione a tanti problemi della vita quotidiana di tutti noi”. Di più: l’installazione è premonitrice di un nuovo sistema di comunicazione che il cliente, in cerca di informazioni e di dettagli, può ricevere nel punto di vendita aumentando l’experience, la promozione di prodotto e di marca con una ricaduta importante sull’insegna e sul brand-prodotto in vendita. Con questa installazione Bernasconi e Media Market celebrano i 20 dell’azienda e rilanciano la leadesrhip delle loro insegne.
Punti di forza
Capacità di interpretare il futuro, Fare branding e comunicazione, Leadership
Punti di debolezza
Investimento da mettere a frutto in breve tempo, relazione con le marche