MercatoDuomo-Milano/Autogrill: il down grading, ahimè

Data:


MercatoDuomo-Milano/Autogrill: il down grading, ahimè

Ottobre 2016. “Maggio 2015. Autogrill ha aperto a Milano-Duomo una portentosa macchina di innovazione di ristorazione e di commercializzazione. È frutto del centro di innovazione interna e di due esperimenti iniziati due anni fa: il primo nell’area della superstrada di Villoresi Est (Mi) e l’altro di Milano/Centrale-Bistrot, ma anche dell’Autogrill della Milano-Laghi. Il nuovo Mercato del Duomo, prende spunto da queste aperture per fare un ulteriore up grading in termini di formato e di particolari”. D'altronde Michele De Lucchi, dal punto di vista architettonico aveva fatto qualcosa di pregevole.
 
Cosi scrivevamo un anno e mezzo fa su questa nuova apertura di Autogrill. Dobbiamo ricrederci, soprattutto per quel “portentosa”. D'altronde non ci siamo sbagliati solo noi, ma anche i dirigenti di Autogrill, che hanno dovuto, giocoforza, fare marcia indietro.
 
Il cambio del layout
Già dall’apertura avevamo segnalato un errore vistoso nel layout e nella concezione del flusso ad imbuto, che successivamente è stato corretto. Oggi il layout è aperto al 1° livello, aperto e a cannocchiale al 2°.
Non c’è più la frutta dei Fratelli Abbascià (e pazienza per i prezzi alti), la macelleria dei F.lli Gavazzi, il banco del Casaro di Sogni di latte-la casearia Carpenedo, la Gastronomia Falcone, La pasticceria. La panetteria Grazioli è stata spostata verso il banco della ristorazione e adesso c’entra poco con il nuovo concept. Il piccolo spazio dell’enoteca si è distribuito con vini dal prezzo basso in altri due punti. Ha resistito Ovo bar, che evidentemente piace a chi fa la colazione all’inglese. Insomma: una debacle, dettata, evidentemente da un conto economico in rosso e senza speranze.
Al 2° livello sono raddoppiati i posti a sedere. È il mercato, bellezza, verrebbe da dire.
 
Per farla breve: c’è molta più ristorazione e molto meno mercato. Peccato perché il brand coniato 2 anni fa era mercato (con ristorazione). A questo punto converrebbe cambiare anche il nome e chiamarlo RistorazioneDuomo (con piccolo mercato).
 
Rimangono i cartelli con le schede dell’Università di Pollenzo e dello Slow Food. Ne vale ancora la pena lasciarli?
 
Nel scendere dal livello 1 al livello 0, per chi è appassionato di retail e di concept e ha voglia di addolcire la bocca, Autogrill ospita un grande corner di Lindt. Unico neo: il prezzo delle tavolette, quasi il doppio che all’Esselunga dove vado a prendere sovente il 70% excellence. Così va la vita.
 
Valori da rivedere
Riportiamo per correttezza la scheda dei più e dei meno e della sostenibilità. Purtroppo è da intieramente da rivedere, ahimè. E non meriterebbe più quell’8 che gli abbiamo dato perché siamo nel downgrading più vistoso.
 
Punti di forza
Location, Brand associati di artigiani di forte richiamo, Articolazione, Volontà di servire più target e più funzioni: dal take away al consumo in loco.
 
Punti di debolezza
Investimento importante, System economico da department store (chioschi per singoli brand-categorie merceologiche), Layout troppo semplificato e diretto,
 
Giudizio finale: up grading impressionante soprattutto per un gigante come Autogrill con oltre 500 negozi-cafeterie. Sarà una scuola formidabile per tutto il gruppo. Voto 8 (e forse più).
 
La sostenibilità di Il Mercato del Duomo, Milano
Impatto ambientale    3
Solidarietà    4
Legami con il territorio   5
Naturalità    5
Organic-bio    4
Artigianalità     5

Scala di valori da 1 a 5

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.