Mulino Bianco, nuova centralta’ culturale
Marzo 2013. Dopo qualche anno di tentativi, alcuni anche interessanti e potenziali, Mulino Bianco sembra aver ritrovato la sua strada per tornare ad essere un riferimento nel carrello della spesa. La campagna con Banderas sta rompendo quello stereotipo sempre più inautentico della famiglia felice, uno stereotipo che proprio negava la vocazione più profonda della marca, l’autenticità appunto. Non era facile uscire da quel vicolo cieco: qualunque famiglia rappresentata veniva divorata dallo stereotipo e certamente non si poteva passare a una rappresentazione di rottura che avrebbe leso i valori immutabili del brand. Ritornare a celebrare il saper fare della marca, entrando dentro il Mulino, arricchendo poi la rappresentazione di rimandi divertiti a una struttura sociale più vera, è stata la svolta strategica felice, quella in grado di mandare in soffitta lo stereotipo.
Da segnalare anche il rilancio della linea benessere, racchiusa in impattanti confezioni verdi: molto interessante l’innovazione della cottura a vapore, che esce da un altro stereotipo, anche questo ormai del tutto incredibile, del “fatto come lo potresti fare tu”, per enfatizzare invece il ruolo forte e rilevante della grande industria – che oggi ha bisogno di ridefinirsi – e che proprio nella capacità di usare tecniche innovative può portare nella casa delle persone prodotti buoni e sempre più sani.
Silvia Barbieri