Nuova mobilità urbana: Enjoy e il car sharing

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Nuova mobilità urbana: Enjoy e il car sharing

I recenti problemi della qualità dell'aria nelle grandi città italiane hanno riportato alla ribalta, per l'ennesima volta, il dibattito sulle azioni di contrasto all'inquinamento e, conseguentemente, alle soluzioni di mobilità.
Principale indiziato dell'attuale situazione è il traffico privato.

In Italia ci sono circa 61 automobili private ogni 100 abitanti e il parco autoveicoli circolanti è molto vecchio (il più vecchio in Europa, con circa il 47% delle auto con più di dieci anni). Considerando che la media europea di auto per abitante è di 48,7 auto per 100 abitanti il dato italiano risulta maggiore di quello tedesco (53,9), di quello francese (51,2), di quello spagnolo (47,6) e di quello del Regno Unito (46,4). Senza voler essere pro o contro il traffico privato questi dati pongono l'Italia, come spesso accade su temi di progettualità e sostenibilità, in cima ad una poco invidiabile classifica.
 
Le soluzioni che hanno l'obiettivo di abbattere il tasso di utilizzo delle auto private comprendono il car sharing, cioè l'utilizzo di una vettura (ideale se a propulsione elettrica) pubblica con tariffa. Il car sharing promette di risolvere la magica equazione che vede contrapposta la flessibilità dell'auto privata rispetto, ad esempio, ai mezzi pubblici e la necessità di rinunciare ad essa per rendere il sistema più sostenibile.

Abbiamo provato il servizio Eni Enjoi, uno dei player attualmente presenti sul mercato, per verificare l'effettiva funzionalità del servizio.

A tutto TEST …

Parte tutto da un'app che si installa sullo smartphone con facilità. L'app rilascia un PIN che è necessario utilizzare frequentemente e che quindi va salvato in un luogo “accessibile” …

Molto chiaro anche il sito che spiega esaustivamente i vari passaggi e i servizi.

La prova inizia con la ricerca di una vettura libera con due modalità: la ricerca via app della vettura più vicina (da casa o dall'hotel) oppure l'inserimento della targa di una vettura libera che si “incontra” in un parcheggio. Tutte le vetture hanno un contrassegno luminoso che ne indica lo stato: libere, prenotato, occupate.
Ogni fase dell'interazione con il sistema è confermata da una mail e da un sms. Che seguono passo dopo passo le varie fasi. Non si viene mai abbandonati.
Ecco quindi che dopo aver individuato la vettura e fatta la prenotazione arriva la conferma che ricorda anche che sono a disposizione 15 minuti in cui la tariffazione non è attiva e 75 (a pagamento) per raggiungere il parcheggio.
Raggiunta la vettura sull'app c'è un clic che sblocca le porte a permette l'accesso alla vettura. Una volta compiuta l'operazione – vagamente esoterica – si può partire (dopo aver inserito il PIN nel navigatore e fornito qualche info sullo stato del veicolo). Le chiavi sono nel vano portaoggetti davanti al cambio.

Il sistema consente di differenziare la sosta dalla fine del noleggio. Ogni qualvolta ci si ferma il navigatore-guida chiede di selezionare una delle due opzioni.

Al termine del noleggio, lasciate le chiavi all'interno, la vettura si chiude in automatico e il led indica che essa è di nuovo libera e che la tariffazione è terminata. La fattura arriva via mail quasi subito

I punti di forza

La vettura può essere prelavata e lasciata in qualunque posizione (consentita dal codice della strada e a patto che si tratti di suolo pubblico non limitato temporalmente o non riservato a servizi) purchè nell'ambito dell'area di copertura del servizio. Quindi NO zona disco, NO lavaggio strade, NO carico e scarico, NO garage o cortili con sbarre ecc …
E' molto comodo consente una grande libertà di utilizzo del mezzo

Non si pagano i parcheggi – le strisce blu – e si può sostare su quelle gialle. Non si paga l'Area C (area antiinquinamento del Comune di Milano)
Considerando che nelle città come Milano i parcheggi privati ormai veleggiano attorno ai 3,50 euro/ora e che i posti auto comunali tra 1,20 e i 2 euro/ora (3 euro ora per le ore successive alle prime due di sosta) – a cui vanno aggiunti i 5 euro dell'ingresso in area C – non è male.   

Facilità di utilizzo del servizio.
L'app e i sistemi di interazione con i clienti funzionano in modo eccellente. Usare il servizio è davvero facile e non comporta alcun dubbio o incertezza. Nemmeno la prima volta.

I punti di debolezza

Il costo – ecco lo schema di tariffazione

Prenotazione Gratuita e a Pagamento:

La prenotazione di Enjoy è sempre gratuita, anche in caso di annullamento, entro i primi 15 minuti. Dal 16° al 90° compresi viene applicata la tariffa di 10 centesimi al minuto, per un costo totale massimo di prenotazione pari a 7,50€.

Tariffe al Minuto: le tariffe al minuto sono calcolate in base alla durata del singolo noleggio e includono tutti i costi legati all'utilizzo dell'auto (es. carburante, assicurazione, etc.), entro il limite massimo dei 50 km, dopo il quale si aggiunge anche la tariffa al Chilometro.

La tariffa al Minuto in Movimento è di 0,25€/cent al min e scatta dopo un minuto dallo sblocco delle portiere. Per attivare la tariffa al Minuto in Sosta di 0,10€/cent al min, devi aver parcheggiato l'auto, spento il motore e selezionato sul computer di bordo l'opzione "Sosta".

L'ammontare massimo complessivo applicato fino a 24 ore consecutive di noleggio è stabilito dalla Tariffa massima giornaliera di 60€, che non include la tariffa al Chilometro descritta nel punto seguente.

Tariffa al Chilometro:
La tariffa di 0,25€/km viene applicata per ogni chilometro percorso dopo aver superato i 50 km inclusi nella tariffa al minuto o in quella giornaliera per ciascun noleggio. La tariffa al Chilometro è in aggiunta, non in sostituzione alle tariffe al Minuto.

Come si vede in allegato (foto) un'ora e dieci minuti di utilizzo con 27 km percorsi fa 18,80 euro. Sembra tanto anche se serve sottolineare che l'uso dell'auto privata in centro a Milano certamente non costa meno.

Pulizia – non un punto debole … piuttosto un punto di attenzione. La vettura provata non era splendente, ma esiste un modo per segnalare la cosa.

Propulsione – il servizio deve offrire vetture e zero emissioni

In conclusione:

il passaggio dell'auto da bene di consumo a servizio non è ancora compiuto, ma siamo convinti che, almeno per la fattispecie trasporto urbano, si compirà rapidamente. Il primo motivo è che la mobilità privata in città non è sostenibile. Il secondo motivo è che la tecnologia favorisce enormemente l'utilizzo di questi sistemi senza più barriere di alcun tipo.
Prevediamo quindi grandi sviluppi per questo tipo di servizi.  
Come sappiamo l'italica pigrizia (e anche la resistenza al cambiamento di un paese che invecchia) e l'auto status-symbol sono ceppi culturali piuttosto solidi, ma il cambiamento è inevitabile e i nuovi sistemi non escludono il possesso di un'auto privata.
Per il mondo della mobilità privata e, quindi, per quello dell'auto sono in vista di grandi cambiamenti. L'auto elettrica, l'auto a guida autonoma, l'auto “servizio” e non più “bene” arrivano a grandi passi e le nostre adorate 4 ruote cambieranno “mestiere” e cambieranno moltissimo come hanno fatto i computer, passati da strumenti per fare calcoli a semplici porte di accesso a servizi e personal assistant. Non a caso questi due mondi tendono ad incontrarsi con i progetti Google car e Apple car. Appena il mercato darà segni di interesse arriveranno (sono già qui) gli investimenti necessari …
In questo scenario il car sharing sembra solo l'antefatto di una storia che stiamo per scoprire.
Complimenti ai player che hanno iniziato.

Enjoy voto : 4
(un punto meno per la mancanza di propulsione elettrica nella flotta)
 

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