Oltre la crisi della carne rossa: il caso WholeFoods
Giugno 2016. Dopo l’intervento dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) dei mesi scorsi si è verificata una riduzione dei consumi di carne rossa.
I fornitori sono imbestialiti, i distributori annichiliti, non parliamo dei macellai. Eppure pochi si interrogano su come vendere di più attraverso la rassicurazione, la trasparenza e la costruzione di un rapporto di fiducia. Ci sono, invece, alcuni casi, come questo raccolto da RetailWatch, che meritano di essere commentati perché controcorrente. È il caso di WholeFoods a Londra.
Il sistema delle garanzie e della scala prezzi
WholeFoods presenta un bancone come quello ripreso nel filmato sopra. Sia la vetrina, sia la parete riportano i 5 step per capire come è stato allevato il capo e le sue parti adesso in vendita. È un messaggio molto semplice ma di grande impatto.
Il percorso è chiaro e lavora proprio verso la rassicurazione, fino allo step 5 dove WholeFoods dichiara di ottenere i migliori standard di vita dell’animale.
La filiera
Certo, la promessa è importante e non si possono fare errori dopo una simile dichiarazione, ma se il retailer nord americano la fa vuol dire che tutti basic sono a posto sia dall’apice che alla fine della filiera.