Settembre 2019. Riceviamo, a proposito dello sciopero di RetailWatch di questa settimana, leggi qui, e volentieri pubblichiamo, l’intervento del Presidente di Coop Italia, Marco Pedroni.
Caro Direttore,
accogliamo la sua provocazione e non ci sottraiamo a un impegno sull’ambiente che per noi è prioritario. Tutti possono e devono fare di più, ma noi di Coop qualcosa di importante facciamo. Anzi facciamo molte cose e nell’elenco che segue voglio indicare quanto già fatto, ma anche dove vogliamo arrivare. Questo è il punto: Coop fa e solo quando abbiamo fatto lo raccontiamo.
Coop è l’unica insegna della grande distribuzione italiana che ha aderito alla campagna per l’implementazione del mercato della plastica riciclata lanciata dalla Commissione Europea a giugno 2018 (la Pledging Campaign). Le azioni sui prodotti, conseguenti all’impegno preso. permetteranno a Coop di raggiungere nel 2025 un risparmio totale di plastica vergine di 6.400 tonnellate annue, corrispondenti al volume di 60 Tir; l’uso di materiale riciclato al posto del vergine permetterà un risparmio annuo di CO₂ pari a circa 9000 tonnellate.
Inoltre, Coop va oltre l’adesione alla Campagna Europea e prevediamo di raggiungere entro il 2022 gli obiettivi che l’Unione Europea ha posto come obbligatori entro il 2030: nell’arco di un quadriennio tutti i prodotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili o compostabili o riutilizzabili, mentre quelli della linea Vivi Verde, maggiormente dedicata alla tutela dell’ambiente, taglieranno il traguardo già alla fine di quest’anno. Questi obiettivi sfidanti (e ne tralascio altri per esigenze di sintesi) li possiamo raggiungere perché i criteri di ecocompatibilità hanno caratterizzato i nostri prodotti da molti anni; non ci improvvisiamo paladini dell’ambiente dell’ultima ora, viceversa ci crediamo e ci impegniamo da tempo.
Sull’imballaggio vorrei citarle gli ultimi due casi che riguardano l’acqua minerale e le vaschette ortofrutta. Sulla prima lavoriamo da tempo per favorire nei soci e consumatori una maggiore attenzione e consapevolezza sulla possibilità di scegliere l’acqua di rubinetto o comunque l’acqua locale (la campagna “Acqua di casa mia” è iniziata nel 2010); da allora abbiamo operato sulla sgrammatura delle bottiglie fino a arrivare alla nuova bottiglia di acqua Coop in plastica riciclabile al 100%, da plastica riciclata al 30% che ha debuttato in special edition al JovaBeachParty; si tratta di un’attività che è parte integrante di un progetto di economia circolare in cui le bottiglie Coop si trasformeranno in magliette e arredi urbani. Mentre con le vaschette ortofrutta 80% di PET da post consumo abbiamo vinto il Best Packaging 2019; questo permetterà l’utilizzo di 43 tonnellate annue di r-PET per le vaschette e in estensione ad altri formati di 203 tonnellate annue sempre di r-PET.
Vorrei anche ricordare che sulle microplastiche le abbiamo eliminate da tempo nei cosmetici e nei dentifrici a marchio Coop, che sull’usa e getta stiamo eliminando la plastica dalla nostra PL, che siamo gli unici che hanno le capsule del caffè Coop riciclabili nel compostabile, che le nostre filiere delle carni hanno tolto gli antibiotici, che l’agricoltura di precisione che stiamo sostenendo per i nostri produttori di ortofrutta riduce i consumi di energia, di acqua e che elimina altri pesticidi rischiosi come il glifosato. L’elenco è ancora più lungo.
“Coop insieme verso un futuro sostenibile” è il progetto lanciato 12 anni fa per sensibilizzare i fornitori e migliorare le loro prestazioni a favore della sostenibilità; ad oggi sono 328 le imprese coinvolte e 497 gli stabilimenti all’interno dei quali sono stati effettuati importanti interventi che nel tempo hanno incluso tutto ciò che incide sull’impatto ambientale: l’energia certo, ma anche i consumi idrici, i rifiuti, l’utilizzo di materiali riciclati, le certificazioni adottate, etc. Una sorta di “radiografia” complessiva sulla sostenibilità partendo dal presupposto che molte azioni, oltre a portare un beneficio per l’ambiente, possono generare un beneficio economico. E se ci spostiamo sul versante della sostenibilità intesa come etica, in ambiti sensibili come le filiere ortofrutticole più a rischio la campagna Buoni e Giusti partita nel 2016 che ha coinvolto 800 fornitori e oltre 70.000 aziende agricole, è tuttora in corso e si è intensificata a inizio estate in vista della stagione della raccolta del pomodoro.
Potrei proseguire ricordando le tante iniziative sviluppate dalle nostre singole cooperative, ma preferisco concludere assicurandole che andremo avanti, che non ci accontentiamo di quanto fino ad ora abbiamo fatto. Su questo versante Coop c’è e rilancia.
Grazie Direttore per lo sciopero e la sensibilizzazione sul tema; speriamo che sia utile a far muovere davvero molti altri.
Marco Pedroni (Presidente Coop Italia)