Gennaio 2020. A cambiare nell’ecommerce non è solo il paniere dell’e-grocery, ma anche le modalità di ritiro e consegna della spesa fatta online, ibridando l’esperienza classica di acquisto. Per ovviare agli ostacoli dell’acquisto online – costi e tempi di consegna, spesso scomodi
– nascono soluzioni che semplificano la vita delle famiglie, come l’abbonamento o la disponibilità di liste della spesa preimpostate, il click&collect (in store o in punti di raccolta esterni) e il drive-in.
Tutto questo rende il click&collect un servizio sempre più attraente sia per i clienti che per i rivenditori, su cui si giocherà la battaglia competitiva delle vendite al dettaglio nei prossimi anni. E dopo bar, edicole, cartolerie e altri piccoli negozi di
prossimità, anche scuole e stazioni si candidano a diventare punti di raccolta strategici del futuro commercio. L’exploit del click&collect è ben fotografato dai numeri, che registrano, a livello nazionale, un’impennata sul totale delle vendite a largo consumo (dal 3,4 del marzo 2017 al 9,6%, di febbraio 2019). I prodotti che trainano la crescita del servizio di click&collect sono proprio quelli per cui è cruciale il fattore tempo, al fine di garantire freschezza e qualità dell’acquisto: freschi (latticini, carne, salumi) e ortofrutta, gelati e surgelati.
Fonte: IRi e italiani.coop