Perché il discount è diverso dal supermercato e perché se ne deve fare una ragione

Data:

Giugno 2019. C’era una volta il discount. E c’è ancora, nonostante la nouvelle vague dica che non c’è più perché si è trasformato in supermercato.

Ragioniamo sui numeri. E soprattutto guardiamo alla struttura dell’assortimento.

Come si vede lo sforzo per trasformare l’assortimento da essenziale a servizio c’è stato, addirittura con quel quasi raddoppio dei freschi a peso imposto.

Parliamoci chiaro: il discount si è trasformato, non v’è dubbio. Ma da qui a dire che sia un normale supermercato ce ne corre. Ma poi perché mai i discount vogliono diventare supermercati a tutti i costi. Non è un disonore essere un discount, è un mestiere. E visto che oggi hanno un Roi e un Ebitda (leggi qui) superiore a quello dei supermercati, perché cambiare?

2 Commenti

  1. Condivido la tua analisi che per gli addetti ai lavori è un fatto assodato. Credo però che il motivo della scelta sia rivolto al consumatore finale che identifica nella parola discount come un negozio per un segmento di clientela più ristretto. La parola “supermercato” probabilmente cerca di penetrare un target più ampio di clientela.

  2. Claudio grazie del post. Il nostro è un giornale on line b2b, i dati, i commenti sono fra persone con specializzazione nel retail e nel largo consumo. Per noi bisogna distinguere il discount dal supermercato, per molti motivi, uno fra tutti quello di questo articolo. Per il consumatore il discorso cambia, dice vado al supermercato e sta parlando indifferentemente di Esselunga o Lidl, ovviamente non distingue, o pochi la fanno. Ma, come detto, il nostro è un sito professionale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.