Perchè il discount (Eurospin in primis) è aumentato
Marzo 2012. Non tutti gli osservatori convergono sulle tesi che RetailWatch esporrà. Infatti su questa forma di vendita non concordano né le ricerche quantitative, né quelle qualitative.
Ecco i motivi:
– Somiglia sempre più a un supermercato. In effetti le due tipologie si sono avvicinate negli ultimi anni. Non solo perché il discount vuole essere un po’ di più supermercato, ma anche perché il supermercato molte volte vuole apparire come un discount. E quest’ultimo certamente è un errore.
– E’ migliorata la qualità dei prodotti. Vero: in Eurospin (provati personalmente) hanno fatto passi da gigante e hanno capito appieno la lezione di Mercadona. Lo stesso vale per Lidl che, ad esempio nei detersivi si sono affidati a Procter&Gamble, difficile che questi ultimi tarocchino il prodotto.
– E’ migliorata la qualità dell’ambiente. Vero, nell’ultimo Lidl (cercatelo nell’archivio di RetailWatch) oltre a una certa semplificazione del layout, è stato rifatto il reparto della panetteria, con tanto di forno aperto nel punto di vendita, all’inizio del percorso. Per non parlare della comunicazione che, giocata come ha fatto Lidl, fa arredamento e ambientazione. Lo stesso hanno fatto Eurospin e Penny.
– E’ aumentata la pubblicità. Vero. Lidl l’ha sempre fatta sulle tv generaliste, ma anche le altre catene a livello locale e cambiando media non stanno di certo a guardare.
– E’ aumentata la presenza dei prodotti non alimentari. Vero, basta dare una scorsa ai volantini promozionali, fisici e on line. D’altronde una delle leve di forza di Lidl fu proprio l’extra-alimentare. Permetteteci però di dire che diversi prodotti hanno una qualità intrinseca ancora bassa.
Per redigere questo articolo sono state consultate ricerche e informazioni di Symphony Iri, Nielsen, Astra, Eurisko