Ottobre 2020. Trader Joe’s è un’insegna del gruppo Aldi, attiva in Usa con 505 negozi. Un articolo di @forbes spiega il perché del suo successo.
- Gran parte dei prodotti sono stoccati sulle shelf, sugli scaffali, per essere più freschi, e non provengono dal magazzino del pdv, che non c’è.
- Il cliente può provare qualsiasi prodotto esposto, basta che lo chieda al personale. Inoltre può partecipare agli assaggi programmati, che sono frequenti, annunciati nel programma o al suono di una campana. Può consumare il caffè gratis.
- Ogni slim, ogni comunicazione è disegnata o dipinta dallo staff dei singoli negozi, che sono preposti a queste operazioni.
- Il personale di vendita è scelto con accuratezza per le sue attitudini umane e la sua gentilezza nei rapporti con le persone. Durate il colloquio di assunzione le domande tipiche sono: Possiedi il senso dell’avventura? Ti piace vedere le persone sorridere? Ti piace mangiare? Il personale è istruito per agevolare l’acquisto o la prova prodotto richiesta cercando in modo discreto un rapporto umano con il cliente in difficoltà.
- I nuovi prodotti sono studiati a lungo e monitorati nella loro shelf life. Provengono dalle cucine di tutto il mondo, senza distinzioni e sono spiegati sullo scaffale in modo approfondito.
- La customer experience arriva dalle persone addette alla vendita e dai prodotti in vendita, dai prezzi aggressivi non dalle tecnologie. Non ci sono programmi loyalty e non si effettuano consegne a domicilio. Le lunghe code alle casse fanno parte dell’experience.
- Sulla sostenibilità Trader Joe’s è avanti su tutti retailer Usa. Ogni negozio annuncia il proprio risultato nel ridurre alla plastica nel packaging. Rinuncia a commercializzare pesce proveniente da zone non controllate o che non hanno messo al centrodella pesca la sostenibilità dell’area di esca. Il parcheggio è uno dei punti deboli della rete di vendita e molti chiedono che sia ammodernato, ma gran parte dei clienti sorvolano anche su questa mancanza.