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Più export per l’occhiale che si espone tradizionalmente

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Più export per l’occhiale che si espone tradizionalmente

Luglio 2012. La produzione dell’occhialeria italiana nel 2011 è stata di 2.650 milioni di euro con un aumento del 8,2% rispetto all’anno precedente. In generale nel 2011 le vendite del settore rimangono stabili alla luce di un +0,2%. Il dato sorprendente è che ben 2.451 milioni del totale prodotto vengono esportati all’estero e con dinamiche molto simili al fashion made in Italy. Non a caso la maggior parte delle marche di occhiali è rappresentata da case di moda che concedono i diritti di sfruttamento commerciale del prodotto ai grandi produttori del settore (Luxottica, Safilo, Marchon per citarne alcuni). Ovviamente la comunicazione nell’occhialeria presenta un’immagine coerente con le linee guida del brand concedente la licenza.

Italia al centro
L’Italia non è solamente l’headquarter per quanto riguarda la produzione, ma lo è anche sotto il profilo della gestione della comunicazione in Europa e spesso oltre continente. L’occhiale che sia da sole o da vista è un prodotto che richiede la prova prima dell’acquisto. Per ciò i sistemi espositivi per il punto di vendita che riguardano questa categoria merceologica oltre a essere necessari, si basano su concept tradizionali. Si utilizza soprattutto cartotecnica di alta qualità destinata per aprire la stagione a marzo e per comunicare l’immagine delle nuove collezioni fino a settembre, quando vi è il rinnovamento del filone espositivo in preparazione del Natale. Cospicua è anche la creazione di materiali permanenti e in particolare delle cosiddette wall unit che in versione small, medium o large hanno in genere costi elevati e una durata biennale.

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