Prodotti Blu di Auchan. Possiamo parlarne?

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Prodotti Blu di Auchan. Possiamo parlarne?

Dicembre 2017. Che stiamo vivendo in una società liquida dove il tempo per  le decisioni, strategiche e operative, siano diventato brevissimo è un dato di fatto.
 
Forse, però, sarebbe necessaria una ponderazione maggiore, soprattutto quando si parla di salute e di cibo.
 
Auchan ha lanciato recentemente la campagna dei Prodotti Blu.
 
Cosa dice Auchan
Per completezza il testo che segue è tratto dal sito auchan.it sulle modalità di assegnazione del blu ai Prodotti Blu.
 
Il tuo benessere è anche nelle tue mani
Auchan militante del buono, del sano e del locale ha deciso di agire per aiutare i propri clienti a scegliere come mangiare,
muoversi di più e prendersi cura di se stessi. È il programma "La Vita in Blu".
Mangiare diventa più semplice con i Prodotti Blu
Auchan s'impegna a selezionare prodotti per le loro caratteristiche e proprietà nutrizionali. I Prodotti Blu, la selezione di prodotti che aiutano a mangiare con consapevolezza.
 
 
Poichè l‘alimentazione ha un importante impatto sul benessere, Auchan ha deciso di agire con la creazione dei Prodotti Blu.
Obiettivo: facilitare gli acquisti con una visibile evidenziazione dei prodotti selezionati.
 
Il processo di selezione
Auchan ha confrontato le informazioni riportate sulle confezioni dei prodotti presenti nella sua gamma e ha selezionato per ogni categoria quelli che mostrano Il miglior equilibrio nutrizionale tra le sostanze nutritive che devono essere presenti nella dieta (proteine) e sostanze nutritive la cui assunzione va tenuto sotto controllo (zuccheri, grassi saturi e sale).
 
Il bisogno cliente come punto di ingresso
Non tutti i prodotti alimentari si equivalgono dal punto di vista nutrizionale. Per rendere le cose più facili, Auchan ha confrontato I prodotti appartenenti alle stesse categorie che rispondono ad un bisogno espresso dai clienti selezionando alcuni di essi. Questa selezione verrà aggiornata almeno ogni 6 mesi a seconda dell‘evoluzione dell'offerta di prodotto e della pubblicazione di nuovi studi.
 “Prodotti Blu non significa esclusione
Tutti i prodotti offerti in vendita da Auchan sono conformi alle normative vigenti. L'identificazione sugli scaffali del “Prodotto Blu” non significa che gli altri prodotti siano meno buoni.
 
La visita allo scaffale di Auchan
Fin qui Auchan. RetailWatch aveva preso già posizione su Twitter esprimendo perplessità sulla composizione del comitato degli esperti: ci sono dei para-pubblicitari al suo interno (Alessandra Ciliberto, Health Marketing & Communication Manager, Giovanna Caccavelli, Science & Nutrition Project Leader di Sprim) che non dovrebbero comparire in un comitato scientifico, perché portatori di altri interessi (ovviamente il nostro è un parere) e che denunciano un’attività di comunicazione non inerente al tema scientifico.
 
La visita allo scaffale dei punti di vendita non aggiunge molto allo story telling dell’azienda. Gli stopper di tutti i tipi si susseguono nello scatolame con disarmante alternanza: sconti, offerte, selezioni e poi il bollino blu. Francamente è difficile distinguere, da consumatore, la valenza di una simile operazione scollegandola alla girandola vorticosa delle promozioni. La metodologia della selezione nel negozio non c’è e visto che stiamo parlando di salute è una grave lacuna.
 
Per capire esattamente di cosa si tratta bisogna andare al sito auchan.it e documentarsi. Quanti lo fanno o lo faranno? Non penseranno all’ennesima trovata commercial-pubblicitaria?
 
La risposta della comunità scientifica
La comunità scientifica, con Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute è già intervenuto con una dura presa di posizione.
 
L’iniziativa di Auchan è simile in molti paesi europei e si avvicina a quella dei semafori inglesi.
 
Orientare in modo diretto i comportamenti di acquisto prima, e di consumo poi, dovrebbe mettere sul chi va là l’intera comunità del largo consumo. Superare poi la comunità scientifica per nominare un proprio collegio di esperti, non avvallato dal Ministero è un atto di arbitrio degno delle società liquide come quella attuale, ma è una scorciatoia pericolosa che rischia di cadere, come abbiamo detto, in una operazione commerciale per distinguersi dalla concorrenza. Però stiamo parlando di alimentazione e non di tshirt.
 
Centromarca sostiene che questa operazione sia anche distorcente della concorrenza.
 
Forse converrebbe che un’azienda italiana (Auchan Retail) che fa parte di una multinazionale (Auchan) disegnasse un altro percorso, soprattutto condiviso da tutti gli attori del largo consumo e della comunità scientifica, altrimenti si potrebbe pensare a una cattiva informazione pensata a fini di marketing per migliorare le vendite.

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